Non c’è pace per il colle di Tenda: nel 2026 previste nuove chiusure
I lavori per i nuovi tornanti sul versante francese richiederanno almeno venti giorni di stop totale al traffico suddivisi tra primavera e autunnoNon c’è pace per il colle di Tenda. Se l’apertura del nuovo tunnel dello scorso giugno ha dato un po’ di respiro al territorio riconsegnando almeno in parte un importante collegamento internazionale, la vera luce in fondo al tunnel - è proprio il caso di dirlo - sembra ancora lontana. Dopo il sopralluogo delle commissioni tecniche italiana e francese, infatti, è emersa la necessità di nuove chiusure nel 2026 per completare i lavori relativi ai due tornanti (precedentemente erano quattro) che conducono al nuovo ponte sul Rio della Cà, in prossimità dell’imbocco francese del tunnel. La prima chiusura (per almeno dieci giorni) scatterà martedì 7 aprile, subito dopo Pasquetta, la seconda a settembre, in date ancora da definire, anche in questo caso per almeno una decina di giorni. Al sopralluogo, avvenuto nei giorni scorsi, erano presenti anche il commissario straordinario Nicola Prisco, rappresentanti di Edilmaco e amministratori dei Comuni che compongono il Comitato di Monitoraggio. Sul cantiere erano attive un centinaio di persone tra operai e ingegneri.
L’obiettivo è completare i tornanti nell’autunno del 2026, ma per rispettare la data Edilmaco ha chiesto le citate chiusure: la richiesta dell’azienda prevedeva stop al traffico ancora più lunghi, ma è stata rifiutata da Anas.
I Sindaci del Comitato di Monitoraggio, dal canto loro, hanno chiesto una modifica alle fasce orarie per quanto riguarda i fine settimana (venerdì, sabato e domenica): la proposta è di prorogare fin da subito l’apertura del tunnel fino alle 23, rispetto all’attuale chiusura delle 21. Ad oggi nei giorni feriali il transito nella galleria è dalle 6 alle 8 e dalle 18 alle 21, il sabato e la domenica dalle 6 alle 21. Dal 5 dicembre scatterà l’orario continuato 6-21 tutti i giorni, fino all’11 gennaio.
Resta aperta, poi, la questione del tunnel storico, con Edilmaco che ha da tempo manifestato l’intenzione di “sfilarsi” e lasciare ad altri i lavori di rifacimento: durante il sopralluogo l’ingegner Prisco ha confermato che l’Italia ha stanziato i fondi disponibili per il nuovo appalto (circa 130 milioni), mentre si attende ancora che la Francia garantisca la sua parte (il 42% del totale). Solo con la ristrutturazione della galleria storica il colle potrà tornare ad essere transitabile a doppio senso, in quanto nel nuovo tunnel - come certificato da uno studio commissionato dalla Regione al Politecnico di Torino - è sì possibile viaggiare in entrambe le direzioni, ma solamente in presenza di un cantiere attivo. Senza la seconda canna, insomma, si continuerà a viaggiare a senso unico alternato esattamente come tredici anni fa.
LIMONE PIEMONTE Tenda

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