"Prenotazioni degli esami sempre più difficili per i malati oncologici"
La denuncia arriva dallo Sportello Salute di Busca: "Solo i malati in corso di chemioterapia possono permettersi il lusso di prenotare ed eseguire gli esami in zona"Riceviamo e pubblichiamo.
Egr. Direttore,
attraverso queste righe desideriamo portare a conoscenza e sensibilizzare l’opinione pubblica circa l'emergente, quanto grave ed ignobile difficoltà che incontrano i malati oncologici nelle prenotazioni sanitarie, motivo che li induce a rivolgersi al nostro Sportello. Finché la sanità pubblica - almeno apparentemente - funzionava, era prassi che gli esami di follow up per le patologie oncologiche (prevalentemente indagini di radiologia) fossero prenotate direttamente dal centro che aveva in cura il paziente ed effettuati nel medesimo ospedale.
Ci riferiamo in particolare all’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, che garantiva ecografie, TAC, RMN, mammografie di controllo agli utenti seguiti dalla Struttura di Oncologia della stessa Azienda. Da qualche tempo a questa parte non accade più e soltanto i malati in cosiddetta ‘presa in carico attiva’, ovvero in corso di chemioterapia, possono permettersi il lusso di essere prenotati ed eseguire gli esami in zona. Chi ‘purtroppo’ (!) ha terminato le cure deve provvedere autonomamente alla prenotazione e ricorrere spesso a strutture fuori Provincia.
Non è un segreto che la Radiologia dell’intero territorio cuneese (Ospedale Santa Croce e ASL CN1) versi in gravi condizioni (si potrebbe dire terminali!), risultando inaccessibile ad oltranza alla prenotazione, tramite CUP, di esami che vadano oltre una semplice radiografia. Ma il paradosso maggiore è quello che riguarda i pazienti che - per il problema oncologico da cui sono affetti - devono effettuare ecografie multiple (es. linfonodi, tessuto sottocutaneo, addome). Si trovano a dover prenotare ciascuna ecografia in una sede e data diversa, a centinaia di km da casa, peregrinando per la Regione Piemonte per un esame semplice, che richiede una tecnologia piuttosto ridotta e che dura pochi muniti.
In questo modo, oltre a non essere rispettata l’area territoriale di garanzia prevista dalla normativa, viene letteralmente irriso qualsiasi diritto dei malati di cancro alla presa in carico da parte del centro che segue il loro iter e ad essere facilitati nel già non semplice percorso di malattia. Confidiamo che gli amministratori locali della sanità pubblica prendano atto della nostra denuncia e si attivino per trovare una soluzione non demagogica. Da parte nostra, non ci fermeremo con le segnalazioni né alle segnalazioni. Il diritto alla salute, costituzionalmente previsto, riguarda naturalmente tutti i cittadini, ma riteniamo sia imperativo per i pazienti oncologici, per i quali ci appelleremo ad ogni mezzo affinchè venga loro garantito.
Cordialità.
Sportello Salute Busca
c.s.

busca - Salute
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