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    CUNEO - Tuesday 28 October 2025, 17:54

    Primo semestre positivo per le cooperative: a Cuneo meno difficoltà a reperire personale

    Rispetto agli occupati, le lavoratrici rappresentano il 62,4% del totale. Otto coop su dieci segnalano alte percentuali di inserimento dei giovani
    Primo semestre positivo per le cooperative: a Cuneo meno difficoltà a reperire personale

    È giunto all’ottava edizione consecutiva il monitoraggio sullo stato di salute delle società cooperative della provincia di Cuneo, realizzato dall’ufficio Studi dell’Ente camerale cuneese con il supporto tecnico di Unioncamere Piemonte e in collaborazione con le centrali cooperative di Confcooperative Piemonte Sud, Legacoop Piemonte Cuneo, ACGI Piemonte e UE.Coop Piemonte. Con l’obiettivo di realizzare un data base pluriennale, l’indagine si fonda su dati raccolti in forma anonima nel I semestre 2025 e riferiti all’anno 2024. L’elaborazione fotografa la realtà e le prospettive del mondo della cooperazione, con indicazioni al 2025 e proiezione al 2026/2027, anche in considerazione delle conseguenze dettate dalla crisi geopolitica internazionale.

    L’analisi delle dinamiche all’interno del tessuto imprenditoriale cooperativo ha evidenziato una sostanziale tenuta e un atteggiamento più positivo rispetto al passato, sebbene una prudenza di fondo caratterizzi gli intervistati. Il campione oggetto di analisi è rappresentato da 106 cooperative, con sede in provincia, che hanno risposto all’indagine, ovvero il 23,5% delle 450 società cooperative attive risultanti dal Registro Imprese e suddivise per classe dimensionale nel seguente modo: 38,7% microimprese, 36,8% piccole, 21,7% medie e il restante 2,8% grandi imprese. Gli ambiti di attività più significativi toccano per il 27,4% salute e sociale, 20,8% agricoltura e pesca, 19,8% produzione e lavoro e 15,1% servizi.

    “L’indagine ha restituito un quadro positivo del sistema cooperativo cuneese, che continua a generare valore, occupazione e coesione sociale - afferma il presidente della Camera di commercio di Cuneo Luca Crosetto -. I dati confermano la solidità e la capacità di adattamento delle nostre cooperative, particolarmente attente al capitale umano, al ruolo femminile e ai temi ESG. In un contesto economico complesso, le cooperative dimostrano resilienza e una visione proiettata al futuro”.

    Al campione è stata inizialmente richiesta una valutazione dei risultati in termini di fatturato e occupazione, riferiti al 2024 e al I semestre 2025. La stabilizzazione della crescita dell’economia nel 2024 per il settore cooperativo pare concreta tanto che, rispetto all’anno precedente, il 41,5% del campione dichiara una stazionarietà del fatturato e il 70,8% dell’occupazione.

    “Sempre interessante e approfondita l’indagine della Camera di commercio di Cuneo - dichiara Mario Sacco, presidente Confcooperative Piemonte Sud - dalla quale emerge in particolare la tenuta delle cooperative nei settori dell’agricoltura, in cui si mantengono importanti filiere produttive, del sociosanitario dove si garantiscono servizi essenziali a persone fragili, dei servizi e della logistica e con un grande sviluppo nel credito tramite le Banche di Credito Cooperativo. I dati confermano la propensione delle cooperative a dare risposte concrete all’occupazione giovanile e femminile; in alcuni settori si registra addirittura carenza di manodopera. La cooperazione si dimostra una componente fondamentale dell’economia e del tessuto sociale del territorio cuneese”.

    Le cooperative cuneesi valutano in modo positivo l’operato del I semestre 2025. In merito al futuro otto su dieci si dichiarano ottimiste, mentre in Piemonte il pessimismo sfiora il 30%. Per ciò che riguarda il fatturato riferito al I semestre 2025 la metà del campione cuneese conferma, come per il Piemonte, una stazionarietà. Per ciò che concerne l’occupazione, riferita al medesimo periodo, quasi il doppio delle imprese piemontesi, rispetto a Cuneo, ha dichiarato un calo di occupazione.

    “L’analisi sullo stato di salute delle società cooperative in provincia di Cuneo cui, come ormai da anni, hanno contribuito anche molte cooperative associate a UE.Coop - dichiara Matteo Castella, presidente UE.Coop Piemonte - fotografa un sistema cooperativo cuneese che dimostra, ancora una volta, buone capacità di tenuta e che è in grado di rivolgere lo sguardo alle sfide del presente e del futuro in modo propositivo e dinamico in un contesto territoriale, regionale, nazionale e internazionale altamente sfidante. Ne sono prova la quota rilevante di imprese che dichiara di avere intenzione di assumere nuove risorse umane, così come l’interesse progressivo verso azioni da mettere in campo per rispondere ai criteri dell’ESG (Environment, Social, Governance)”.

    Al campione è stata altresì richiesta un’attenta valutazione delle risorse umane, elemento distintivo di ogni forma cooperativa che, sul capitale umano e sulla centralità dell’individuo, definisce la propria ragione d’essere e linea d’azione. Cuneo (47,5%) afferma di aver avuto minori difficoltà nel reperimento di personale, rispetto al Piemonte (51,9%), e si divide quando affronta le motivazioni del reperimento: le criticità sono dovute per il 26,7% alla mancanza di candidati e per il 12,9% all’inadeguatezza nella formazione; il 29,7% sostiene invece di averli reperiti senza difficoltà e il 22,8% non ha avuto necessità di ricercarli.

    Nei prossimi dodici mesi Cuneo, con il 51,5%, contro il 45,7% del Piemonte, conferma di voler prevedere l’acquisizione di nuove risorse; le principali motivazioni riguardano la sostituzione del personale in uscita (46,2%) e l’ampliamento dell’attività (28,8%). Tra le intervistate emerge che, rispetto agli occupati, in provincia di Cuneo le lavoratrici rappresentano il 62,4% (il 37,6% sono maschi) mentre in Piemonte la percentuale sale al 66,8%. Per ciò che concerne i giovani, e dunque l’inserimento di under 35 nelle realtà cooperative cuneesi, 8 intervistati su 10 (sono invece 7 su 10 in Piemonte) ha affermato di aver accolto la categoria con alte percentuali in determinati ambiti: credito, finanza e assicurazione, cultura media e sport e consumo, salute e sociale e agricoltura.

    Renzo Brussolo, responsabile della sede di Cuneo di LegaCoop Piemonte, sottolinea: “I dati confermano la solidità del sistema cooperativo cuneese, che si mostra più reattivo e in salute rispetto alla media piemontese. Il fatto che nel 2024 la maggior parte delle cooperative abbia registrato una crescita di fatturato e mantenuto stabili i livelli occupazionali è segno di una struttura imprenditoriale solida e capace di adattarsi ai cambiamenti economici. È significativo anche il dato sull’ottimismo: otto imprese su dieci guardano con fiducia al presente e ai mesi a venire, un atteggiamento che non è scontato in un contesto ancora complesso. Un altro elemento che merita attenzione è la forte presenza di giovani e donne, sempre più coinvolti nelle imprese cooperative, con una crescita nei ruoli di responsabilità. Segnali di un sistema che non solo tiene, ma investe nel futuro e nelle persone. La cooperazione cuneese si conferma dunque un modello innovativo e profondamente radicato nei valori della sostenibilità e dell’inclusione sociale”.

    Per ciò che concerne l’ESG, la cooperazione del Cuneese risulta più coesa rispetto a quella del Piemonte nell’idea di introdurre, per il prossimo biennio, azioni in ambito ambientale, Social e di Governance con policy (salute e sicurezza dei lavoratori, donne ai vertici, produzione energia da fonti rinnovabili e anticorruzione) che risultano già attive o in programmazione a breve.

    Allo stesso modo la transizione demografica tocca entrambi i territori, con oltre la metà del campione che afferma di aver intrapreso almeno un’azione in tale ambito: inserimento di giovani tramite tirocini, apprendistato o contratti agevolati, collaborazioni con scuole, enti di formazione o università finalizzate ad attrarre giovani e iniziative di formazione intergenerazionale.

    Per ciò che riguarda le prospettive future, benché il consolidamento tocchi entrambe le realtà, le cooperative della Granda contemplano un’espansione più marcata (19,0%) giustificata da un rafforzamento organizzativo interno; viceversa, il ridimensionamento è più accentuato tra quelle piemontesi (21,9%) che affermano come la causa principale risieda nel calo della domanda di beni e servizi offerti.

    “I dati dimostrano un certo ottimismo, il sistema dell’impresa cooperativa continua a garantire una sostanziale tenuta con una leggera crescita, confermandosi un pilastro imprescindibile del nostro modello di welfare - sostiene Giuseppe D’Anna, presidente AGCI Piemonte -. In tale contesto, merita di essere richiamata la recente sentenza della Corte Costituzionale nella quale i Giudici, con espressioni di straordinaria chiarezza e profondità, hanno riconosciuto nella cooperazione “una forma avanzata di impresa” fondata sui principi di mutualità, solidarietà, sussidiarietà e partecipazione democratica. Si tratta di un modello non surrogabile, profondamente radicato nella storia del nostro Paese e tuttora in grado di offrire risposte innovative alle esigenze sociali ed economiche delle comunità”.

    La cooperazione rappresenta un valore aggiunto del sistema imprenditoriale cuneese, anche grazie alla sua capacità di fare sistema favorendo collaborazioni e alleanze che permettono di affrontare al meglio le sfide del mercato.

    Gli investimenti in sostenibilità ambientale e sui versanti Social e Governance, compresa la transizione demografica, ricevono una buona attenzione da parte del campione. Risulta dunque fondamentale attivare progettualità sfidanti che motivino e coinvolgano le imprese che non si sono ancora impegnate a investire in tali contesti.

    In sintesi, dallo studio condotto per l’anno 2024 con indicazioni al 2025 e proiezioni al 2026/27 si registra un positivo orientamento sull’operato e sulle prospettive delle imprese cooperative.

    A fronte di un clima di moderato ottimismo e stazionaria tenuta, con un consolidamento rispetto al tessuto imprenditoriale nella sua globalità e una buona attenzione verso ESG, giovani under 35 e donne ai vertici, dai risultati dell’indagine emerge una prudenza di fondo anche alla luce della situazione economica derivante dalle tensioni geopolitiche attuali.

    Per maggiori informazioni consultare: https://www.cn.camcom.it.

    c.s.
    luogo CUNEO
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    Tag:
    cuneo - lavoro - Provincia - Giovani - donne - Camera di Commercio - Cooperative
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