Rai, Lega: “Nel nuovo testo le nostre proposte, ma si può fare di più”
Bergesio: “Per noi la possibilità di riduzione annua del 5% non è sufficiente. Non ci fermeremo qui e cercheremo di rivedere il canone Rai per renderlo più equo”Questa mattina, mercoledì 30 luglio, in commissione è stato depositato dal centodestra il testo unico della maggioranza per riformare la governance Rai. I tredici articoli che lo compongono prevedono l’allungamento del mandato del cda da tre a cinque anni, l’elezione di sei membri su sette (uno è il rappresentante dei dipendenti) in Parlamento, tre alla Camera e tre al Senato, con la necessità di ottenere la maggioranza dei due terzi nei primi due scrutini, che diventerà assoluta a partire dal terzo. Inoltre diventerà possibile vendere quote delle società partecipate, a patto di conservarne il controllo.
L’importo del canone invece non subirà tagli “se non in presenza di condizioni eccezionali debitamente motivate, che comportano la riduzione delle esigenze di finanziamento” e in ogni caso “qualunque variazione in negativo dell'ammontare del canone non può superare il 5% rispetto all'importo dell'anno precedente”.
Il senatore Giorgio Maria Bergesio, capogruppo in commissione di Vigilanza Rai, intervenendo a margine della presentazione del testo, ha dichiarato: “Il testo recepisce in gran parte le proposte della Lega in materia di governance. Previsti strumenti concreti per valorizzare le partecipazioni societarie della Rai; il presidente assume un ruolo centrale, non più solo formale, ma sostanziale, introducendo un modello di gestione più equilibrato e trasparente, coinvolgendo anche i rappresentanti locali. È un primo passo, anche se è necessario sottolineare che sul canone la possibilità di riduzione annua del 5% per noi non è sufficiente: la Lega non si fermerà qui e intende, coerentemente con l’obiettivo del Governo di riduzione delle tasse, rivedere il canone Rai, per renderlo più equo, sostenibile e collegato alla reale fruizione del servizio”.

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