Ristori per il Tenda, le attività di Cuneo escluse: il tema sbarca in Consiglio comunale
L'interrogazione presentata da Giancarlo Boselli (Indipendenti): "Chiedo di sapere cosa abbia fatto concretamente la Sindaca per impedire questo incomprensibile trattamento"Perché le attività della città di Cuneo sono state escluse dai ristori distribuiti dalla Regione Piemonte per i danni subiti a causa dei ritardi nella riapertura del tunnel del Tenda? Lo chiede Giancarlo Boselli, che ha depositato in proposito un’interrogazione rivolta alla sindaca Patrizia Manassero.
Ad oggi le cifre stanziate dalla Regione sono a disposizione delle attività di Limone, Vernante, Robilante, Roccavione e Borgo San Dalmazzo, secondo un meccanismo “a cratere” (le somme maggiori a Limone, poi a scalare fino a Borgo).
Il consigliere degli Indipendenti chiede di conoscere per quali motivi "le attività commerciali e turistiche del Comune di Cuneo, le più concentrate e numerose del territorio provinciale e quindi maggiormente danneggiate anche rispetto a quelle delle vallate, non sono state beneficiate dai ristori della Regione”: “Chiedo di sapere cosa abbia fatto concretamente la Sindaca per impedire questo incomprensibile e ingiusto trattamento”. Nel prossimo Consiglio comunale del capoluogo il dibattito e le risposte dell’amministrazione comunale.

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