Sala del Commiato, Manassero replica ai Radicali: "La vogliamo e ci arriveremo"
La nota della sindaca di Cuneo: "Respingo con decisione le accuse che mi sono state mosse, fuori luogo la manifestazione di domenica"
Riceviamo e pubblichiamo.
La lettura delle dichiarazioni degli esponenti di Radicali Cuneo relative alla Sala del Commiato mi suscita alcune considerazioni. Come si evince dalla lettura del Documento unico di programmazione, sono stati accantonati 600 mila euro per la realizzazione di una Sala del Commiato. Sempre il DUP dice che “nell’anno 2025 è prevista la finalizzazione del progetto esecutivo e la realizzazione delle opere così da mettere in esercizio la struttura, al più tardi, nei primi mesi dell’anno 2026”.
Il tema era stato oggetto di un confronto nella seduta del Consiglio comunale di giugno, in cui erano state illustrate alcune delle difficoltà di questo percorso, e in cui era stata ribadita con estrema chiarezza la volontà dell’amministrazione di procedere comunque verso l’obiettivo. I criteri e i requisiti necessari per la realizzazione di una sala del genere sono numerosi e stringenti e hanno reso impossibile l’identificazione di una situazione temporanea. Il tema è stato nuovamente affrontato nella seduta delle Commissioni consigliari che, il 9 settembre scorso, avevano ad oggetto la presentazione del DUP.
Ora, nel rispetto del cronoprogramma contenuto nel documento programmatico, gli uffici preposti stanno andando avanti nel loro lavoro e nelle prossime settimane verrà affidato lo studio di prefattibilità. Abbiamo più volte dichiarato che vogliamo la Sala del Commiato e ci arriveremo.
Per questo respingo con decisione le accuse che mi sono state mosse di mancare di rispetto ai cittadini e ritengo che la manifestazione di ‘sepoltura’ del progetto, prevista per domenica, risulti quindi fuori luogo.
Patrizia Manassero
Sindaca di Cuneo
Redazione
CUNEO 
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