"Sarebbe ora di aumentare del 40% gli stipendi, non le bollette"
La nota di Rifondazione Comunista Cuneo, che tra le altre cose chiede l'introduzione del salario minimo legaleRiceviamo e pubblichiamo da Rifondazione Comunista Cuneo.
Dopo il precedente aumento del 20%, il governo, per voce del suo ministro alla transizione ecologica Cingolani, ha annunciato che dal prossimo primo ottobre le bollette aumenteranno di un altro 40%. Una pugnalata alla schiena per i ceti sociali più deboli, giustificato con l'aumento del costo del gas, per convincere a rendere appetibile il ritorno alle centrali nucleari. La tecnologia non ha ancora dimostrato di saper evitare tragedie ambientali come quella di Fukushima, la realizzazione di centrali, "forse" sicure, richiederà anni e miliardi di euro di investimenti per centralizzare, magari privatizzandola definitivamente, la produzione energetica ma si sceglie scientemente di ricattare le cittadine e i cittadini con il nodo scorsoio del costo dell'energia, ammantando anche con maldestro green washing tale scelta come ecologicamente corretta. Si investa invece in energie rinnovabili e si decida, per ovviare nell'immediato a questi aumenti, lo stop agli aumenti delle bollette e/o di adeguare i salari all'aumento del costo della vita. Non sarebbe ora di aumentare del 40% non le bollette ma gli stipendi e di introdurre il salario minimo legale?
Redazione
CUNEO Rifondazione Comunista Cuneo