Stanze del buco, dall'assessore Riboldi un no all'introduzione in Piemonte
Concorde il consigliere regionale di Fdi Claudio Sacchetto: "La droga rappresenta un problema sociale. Una politica che consideri utili questi luoghi è inaccettabile"Nel question time della giornata di ieri, 25 novembre 2025, in Consiglio Regionale, l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi ha risposto ad un’interrogazione dell’opposizione che chiedeva l’istituzione, in forma sperimentale, delle cosiddette “stanze del buco”, luoghi dove è consentito il consumo di droga in locali messi a disposizione dalle Asl sotto controllo medico.
“Nella sua risposta -sottolinea il Consigliere Regionale Claudio Sacchetto - l’assessore ha ribadito la più assoluta contrarietà all’ipotesi di istituire, anche in forma sperimentale, stanze per il consumo controllato di sostanze stupefacenti, le cosiddette ‘stanze del buco’. Una politica che consideri questi luoghi utili la consideriamo inaccettabile, dal momento che l’unica vera arma che abbiamo a disposizione per aiutare chi fa uso di sostanze stupefacenti è investire sulla prevenzione e sul recupero per rendere le persone libere dalla droga e da ogni forma di dipendenza”.
Il 21 novembre scorso, Fratelli d’Italia ha organizzato una manifestazione davanti all’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino contro la ‘‘stanza del buco”, sostenendo che questo strumento non fa prevenzione e non recupera la persona e che dovunque le sinistre propongono le teorie della riduzione del danno aumentano le dipendenze e anche la delinquenza e il degrado per strada.
“Come ribadito dall’Assessore nella sua risposta, la droga rappresenta un problema sociale che richiede la massima attenzione delle Istituzioni a tutti i livelli. Le stanze per il consumo controllato non sono contemplate né realizzate in quasi tutta Italia ed è importante rammentare che esiste un sistema pubblico strutturato a supporto di coloro che hanno bisogno di uscire dal consumo di droga e dalle dipendenze”, ricorda Sacchetto.
Il Governo Meloni ha messo a disposizione 165 milioni di euro nel 2025, di cui 30 per l’assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale nei servizi pubblici per le dipendenze, assicurando un intervento strutturale che garantirà forze aggiuntive per la cura e per il recupero. Inoltre, ha attivato nuovi strumenti per mettere a disposizione risorse aggiuntive, come la possibilità di destinare l’8x1000 dell’Irpef a diretta gestione statale, anche per interventi di prevenzione e recupero delle dipendenze.
L’Assessore ha infine sottolineato che la Regione Piemonte conferma una costante attenzione agli interventi di prossimità, riconosciuti come strumenti molto utili per intercettare precocemente i bisogni, limitare i rischi e tutelare la salute delle persone più esposte a condizioni di vulnerabilità.
CUNEO cuneo - Sacchetto - stanze del buco

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