Stop alle auto troppo veloci, sulle provinciali cuneesi arrivano le piattaforme stradali
Potranno essere realizzate su tratti urbani, come a Farigliano: i comuni interessati sono già una decina. Ma a Spinetta non si potrà inserirne: “Sono incompatibili”Uno strumento per costringere gli automobilisti a rallentare, almeno in quei tratti di provinciale che attraversano contesti urbani: la Provincia ha adottato, con voto unanime, un regolamento sulle piattaforme stradali.
A illustrarlo ai colleghi consiglieri hanno provveduto i due relatori del provvedimento, ovvero Pietro Danna e Simone Manzone. L’idea, spiegano, nasce dai numerosi sopralluoghi che i cittadini richiedono agli amministratori lì dove le auto corrono troppo: “Le piattaforme non sono dossi, non consentiti sulle nostre strade, ma innalzamenti” precisa il consigliere Danna. Un esempio, spiega, è quello che è stato realizzato a Farigliano, nell’ambito della riqualificazione della piazza e dell’istituzione della zona 30: “L’esperienza sta funzionando perché ci sono dati evidenti sui rallentamenti”.
Le piattaforme potranno essere realizzate, in particolare, in presenza di intersezioni o contesti sensibili, come scuole, edifici pubblici, ospedali, luoghi di culto. La Provincia si occuperà anche di rideterminare la lunghezza dei dissuasori, oltre a una serie di requisiti che le piattaforme dovranno avere: in primis la pendenza non superiore al 6% e la segnaletica orizzontale e verticale. “Sono già stato contattato da una decina di comuni che vorrebbero approfondire questa possibilità, finora poco applicata perché rimasta in una zona grigia” aggiunge il promotore del regolamento. Il codice della strada, conferma Manzone, non norma nel dettaglio queste situazioni: “Siamo però in un momento in cui la Provincia non ha forza economica e di personale per realizzare interventi sulla messa in sicurezza”.
Un problema specifico riguarda l’impossibilità di intervenire sugli incroci preesistenti, in particolare le rotatorie: c’è incompatibilità tra i due sistemi di regolazione, spiegano i tecnici provinciali. È questo il motivo per cui non sarà possibile inserire piattaforme in prossimità della rotonda di Spinetta. A sollevare il “caso” della frazione cuneese, dove la viabilità è da tempo una nota dolente, è stata la consigliera Stefania D’Ulisse, menzionando la mancanza di attraversamenti pedonali sicuri. “Ciò non esclude la possibilità di trovare altre soluzioni” precisa il presidente della Provincia Luca Robaldo, più volte sollecitato a riguardo.

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