Strade, Gribaudo: “Accolgo l’appello di Robaldo. Ma perché non inviarlo direttamente a Salvini?”

L’intervento della vicepresidente del PD, a seguito della lettera in cui il presidente della Provincia chiedeva di sensibilizzare il Governo sui tagli alle infrastrutture

“Ho ricevuto la lettera del presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo indirizzata a tutti gli eletti in Parlamento, per sensibilizzare il Governo sui tagli per le nostre strade. Da un lato ovviamente mi farò carico di rappresentare il mio territorio per garantire strade sicure e fondi per le nostre infrastrutture: l’ho detto ieri e lo ribadisco, questa decisione calata dall’alto è pericolosa e non fa gli interessi della cittadinanza. Dall’altro mi domando perché il presidente non abbia scritto al Ministro delle infrastrutture, che ha preso la decisione su questi tagli, e che ha di conseguenza tutti gli strumenti per cambiare marcia. L’auspicio è che questa situazione si risolva il prima possibile e in un unico modo: il rientro dei tagli e la restituzione dei milioni di euro ai territori che, concordo col presidente, ne hanno assoluto bisogno. Se la situazione non rientrasse, credo ci sia una data plausibile per segnalare la nostra contrarietà a questa scelta irresponsabile: il 27 giugno, quando il Ministro Salvini e il presidente Robaldo saranno riuniti per l’inaugurazione del Tenda. Ho già in agenda la mia presenza. Lì, esponenti di destra e di sinistra, saremo riuniti e potremo dire chiaramente, a una sola voce, che la sicurezza della cittadinanza non può passare in secondo piano. Sono certa che con il presidente Robaldo staremo dalla stessa parte: quella della sicurezza dei cittadini contro chi vuole fare cassa sulle loro spalle”.

Così Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, che ha ricevuto una lettera dal presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo in cui si faceva appello agli eletti e alle elette del territorio in Parlamento per sensibilizzare il Governo sui tagli alle strade e alle infrastrutture voluti da Matteo Salvini.

c.s.

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