“Sulla questione dei cedri in piazza Europa continuano a essere alimentati dubbi inutili”
L’avvocato Claudio Massa replica al consigliere Pellegrino: “Sono sorpreso dagli interrogativi che un amministratore locale cuneese si pone”Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio Direttore, ho avuto modo di prendere visione dell'esasperata esternazione del Consigliere Pellegrino in ordine alla oramai nota questione dei cedri in Piazza Europa.
Si chiede il Consigliere: “è giusto che progetti pubblici approvati, legittimi e sostenuti dalla volontà popolare possano essere fermati in questo modo? Quando non si riesce ad ottenere il consenso dei cittadini, è davvero sano per la democrazia cercare di bloccare tutto con la carta bollata?”.
Debbo chiarire che della questione conosco quanto pubblicano i giornali e non ho visto il “volantino” che ha innescato la reazione. Anche il mio quindi è un pensiero personale. Un poco però mi intendo di diritto e dunque sono sorpreso dagli interrogativi che un amministratore locale cuneese si pone.
Atteso che anche i progetti pubblici approvati, legittimi e sostenuti dalla volontà popolare debbono essere conformi alle norme che regolano il settore e che il requisito della legittimità deve essere accertato dagli organismi che sono stati deputati a tale compito, ovvero quelli che compongono il sistema giurisdizionale, intanto il Consigliere dovrebbe secondo me spiegare chi ha accertato la legittimità degli interventi di cui parla se un organo apicale della giurisdizione amministrativa, come il Consiglio di Stato, ha espresso dei dubbi sul tema.
Il consenso dei cittadini è una bella cosa anche se sovente è ottenuto con strumenti di tipo populistico ma non esime dal rispetto delle leggi, ricadendosi diversamente in forme di democrazia che, come affermato dallo studioso Zizek, cominciano pericolosamente a somigliare a sistemi di “fascismo liberale”, dove con il consenso del popolo si può aggirare il rispetto delle norme. Una giurisdizione robusta, indipendente, inquadrata nel sistema democratico è la migliore garanzia per evitare che qualcuno, con progetti approvati e sostenuti dal consenso dei cittadini, possa pensare di fare strame delle leggi.
Mi spiace che un pubblico amministratore di una città come Cuneo possa alimentare dei dubbi del genere che paiono in palese contrasto con il fondamentale principio della separazione dei poteri.
Cordiali saluti.
Claudio Massa, avvocato, Cuneo

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