Tartufi, indennità per proprietari di piante tartufigene, via a presentazione domande a comuni
Dalla Regione 480 mila euro, per un importo di 24 euro ad alberoC’è un mese di tempo per segnalare le piante sulle cui radici si genera il tartufo bianco d’Alba presenti sul territorio regionale ed accedere alle indennità previste dalla Regione Piemonte per chi possiede i terreni dove crescono. Lo stabilisce una determinazione dirigenziale del Settore Foreste, pubblicata venerdì 12 maggio sul Bollettino ufficiale regionale.
La dotazione finanziaria regionale prevede un totale di 480 mila euro da destinare a chi possiede terreni in cui sono presenti piante dalla capacità tartufigena riconosciuta, per un importo di 24 euro ad albero. Possono presentare domanda di ammissione al contributo i proprietari o possessori di terreni nei territori delle province a vocazione tartuficola del Piemonte: Alessandria, Asti, Cuneo e Torino, dove si raccoglie il tartufo bianco d’Alba (Tuber Magnatum Pico). Le piante in questione sono: querce, pioppi, salici, tigli, carpini, noccioli.
La capacità tartufigena viene accertata dalla Commissione comunale agricoltura e foreste dei 229 comuni piemontesi nei quali si raccoglie il pregiato fungo. L’indennità può essere concessa per un numero massimo di 25 piante per ettaro. Per accedervi, il proprietario o possessore deve assumere l’impegno a conservare le piante tartufigene, permettendo la libera raccolta dei tartufi sul terreno dove le piante sono presenti. Il beneficiario deve inoltre seguire uno specifico piano di coltura e conservazione.
La domanda di indennità deve essere presentata dall’aspirante beneficiario al comune in cui sono radicate le piante entro trenta giorni dalla pubblicazione dell’avviso.
c.s.
CUNEO Regione Piemonte - Tartufo bianco d'Alba