Tenda, che succede dopo il 14 settembre? "Non si torni all'instabilità e all'incertezza"
I vertici cuneesi di Azione chiedono chiarezza sull'assetto orario di apertura per la stagione autunnaleRiceviamo e pubblichiamo.
Il tema dell’orario di apertura del tunnel del Tenda torna al centro dell’attenzione. Dopo mesi di progressi significativi e un assetto orario finalmente più stabile, si affaccia ora una nuova incognita all’orizzonte: cosa accadrà dopo il 14 settembre, data in cui – secondo quanto anticipato da Anas – potrebbe concludersi l’attuale regime di apertura? Le parole di Nives, una delle tante lavoratrici che ogni giorno attraversano il confine per motivi di lavoro, fotografano bene l’umore diffuso tra i transfrontalieri: "Durante queste prime settimane è andato tutto bene – spiega –, per noi sarà importante che le cose continuino a essere stabili, senza il balletto già visto di cambi e chiusure. Siamo un po’ preoccupate per cosa potrebbe succedere in autunno, a stagione turistica finita".
Preoccupazioni più che legittime, considerata la storia recente fatta di chiusura del Tunnel per 5 anni, revisioni orarie e forti disagi. È per questo che Azione Provincia di Cuneo si schiera con decisione al fianco dei lavoratori transfrontalieri, delle famiglie e delle imprese del territorio. In quest’ottica, chiederemo all’onorevole di Azione Daniela Ruffino di presentare un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per ottenere chiarimenti concreti sulla prosecuzione dell’orario attuale di apertura del tunnel anche dopo la metà di Settembre. Non si tratta solo di una questione tecnica o logistica. In gioco ci sono la mobilità quotidiana di centinaia di cittadini, la continuità lavorativa, il turismo e l’economia locale. L’orario attuale, pur migliorabile, rappresenta un punto di equilibrio che ha permesso una ritrovata fiducia nei collegamenti con la vicina Francia. Tornare indietro significherebbe vanificare mesi di sacrifici e alimentare nuove tensioni.
Azione Provincia di Cuneo si appella inoltre al Presidente della Regione, Alberto Cirio, affinché vigili con attenzione sulla gestione della tratta, chiedendo ad Anas massima trasparenza sui lavori futuri e coinvolgimento costante del territorio.
Giacomo Prandi Segretario provinciale di Azione commenta: "Non possiamo permetterci di tornare all’instabilità gestionale che ha penalizzato per anni cittadini e lavoratori. Il tunnel del Tenda è un’infrastruttura strategica per il Cuneese, non solo per il turismo, ma soprattutto per chi ogni giorno lavora e vive tra Italia e Francia".
Nicolò Musso responsabile provinciale Enti Locali di Azione dichiara: "L’autunno non può trasformarsi nell’ennesima stagione di incertezza. È il momento di dare stabilità e continuità a un’opera fondamentale per l’arco alpino e per le relazioni tra Piemonte e PACA (Provence-Alpes-Côte d’Azur). Non si tratta di chiedere privilegi, ma di garantire diritti fondamentali a chi ogni giorno costruisce, con fatica e determinazione, un
ponte tra due territori uniti da lavoro, cultura e vita quotidiana".
Azione Cuneo

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