Un flash mob a Cuneo in sostegno della legge delega sui disabili
Iniziativa del Comitato 162 Piemonte: “I famigliari delle persone con disabilità chiedono per i loro figli, fratelli e sorelle di poter scegliere dove e con chi vivere”Si è tenuto a Cuneo il 28 maggio, in piazza Galimberti, il flash mob in sostegno alla Legge Delega in materia di disabilità n.227/21 organizzato dal Comitato 162 Piemonte, che riunisce oltre 200 famiglie di persone con disabilità , nato al fine di promuovere l’effettiva attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (Legge 18/2009) nella nostra Regione.
L’iniziativa, cominciata l’8 maggio ad Alessandria per proseguire a Torino il 14, a Cuneo il 28, ad Albissola il 29 e ad Asti il 4 giugno, segue l’invio di una lettera aperta del Comitato al ministro per le Disabilità sen. avv. Erika Stefani. Il ministro ha incontrato il Comitato e ha fatto pervenire un suo messaggio di risposta e di condivisione, di cui si è data lettura nel corso del flash mob.
Il messaggio lanciato è di sostegno alla Legge Delega che, approvata dal Parlamento all’unanimità nel dicembre 2021, rappresenta secondo i promotori dell’iniziativa “un’occasione storica di rinnovamento e riorganizzazione dei servizi socio-assistenziali del nostro Paese, richiedendo di attuare progetti di vita indipendenti personalizzati e partecipati, di prevenire l’istituzionalizzazione e favorire la deistituzionalizzazione delle persone con disabilità , a favore di una reale inclusione sociale. Le famiglie del Comitato chiedono quindi di scegliere il progetto personalizzato alternativo all’istituzionalizzazione”.
Ciò che è stato espresso con forza anche a Cuneo è che i decreti attuativi della Legge Delega (attualmente in fase di stesura presso le apposite commissioni redigenti) dovranno prevedere effettivamente, ai sensi dell’art. 5 lett. c “i progetti personalizzati di vita indipendente come servizio di base del sistema integrato dei servizi sociosanitari, mediante la riconversione delle risorse attualmente destinate all’istituzionalizzazione in servizi a supporto della domiciliarità e alla vita indipendente”. Concludono gli esponenti del Comitato: “I famigliari delle persone con disabilità chiedono per i loro figli, fratelli e sorelle di poter scegliere dove e con chi vivere e di vedere garantire il diritto a vivere nel mondo di tutti, senza discriminazioni e alla pari con gli altri”.
c.s.

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