Un nuovo pronto soccorso pediatrico si prende cura dei bimbi del Santa Croce
Dal quarto piano il reparto trasloca di fianco al DEA. Alle pareti supereroi, personaggi Disney e animaletti per far sentire i piccoli pazienti meno soliC’è un nuovo pronto soccorso pediatrico - attivo già dall’inizio del mese - nell’ospedale Santa Croce di Cuneo. Dal quarto piano, dove si trovava prima, il reparto ha trovato “casa” di fianco al DEA. Una scelta anzitutto organizzativa, spiega la primaria della Pediatria Eleonora Tappi: “Ci siamo resi conto che unire in spazi vicini le attività di pronto soccorso era un grosso vantaggio, perché migliorava enormemente i percorsi per i pazienti: la diagnostica d’urgenza è tutta su questo piano. L’altro grosso vantaggio è la contaminazione di competenze tra gli operatori, impariamo gli uni dagli altri”.
Supereroi dei comics, personaggi Disney e animaletti disegnati che sorridono dalle pareti contribuiscono a un ambiente che più di ogni altro ha bisogno di toccare l’aspetto umano della cura: “Sembrerà una cosa piccola per chi si occupa di sanità, ma far trovare a un bambino un ambiente così confortevole è importante quanto la cura” conferma l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, presente all’“inaugurazione” insieme al commissario Livio Tranchida, alla presidente della Fondazione Ospedale Silvia Merlo e al questore Carmine Rocco Grassi.
“Sono felice per le bambine e i bambini di questo territorio, grazie alle associazioni che con la sussidiarietà ci permettono di mantenere alto il livello della sanità piemontese” aggiunge Riboldi. Tra i protagonisti di questo cammino infatti ci sono le associazioni di volontariato che lavorano in ospedale: l’Abio presieduta da Luca Giraudo, attiva fin dal 1998 tra le corsie del Santa Croce. La Favola di Marco creata dalla fossanese Silvia Errico, mamma di un figlio affetto da una malattia rara, che già negli anni passati ha contribuito a umanizzare tutti gli ambienti della Pediatria. L’associazione Fiori sulla Luna, nata dalla collaborazione tra genitori e professionisti della sanità, che lavora soprattutto per l’inclusione dei bimbi disabili.
“È la seconda volta in questa settimana che inauguriamo percorsi di umanizzazione, - ricorda la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero - ma sarebbe poca cosa se non ci fosse anche un profondo ragionamento sull’organizzazione dei percorsi per i pazienti e di lavoro”.
Da Riboldi anche un cenno al tema caldo delle liste d’attesa: “Abbiamo ancora molto lavoro da fare” ammette l’assessore. “Abbiamo ridotto i tempi ma non basta, se una persona prima aspettava un anno e adesso sei mesi, quei sei mesi sono comunque troppi” aggiunge: “Dobbiamo riportare in un range normale la nostra capacità di accoglienza e soddisfazione delle richieste ma stiamo migliorando: l’analisi Gimbe ci porta al quinto posto nazionale tra le regioni, è un dato che ci conforta e ci chiede di fare ancora di più”.

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