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    BORGO SAN DALMAZZO - Wednesday 01 October 2025, 20:30

    Una “Cittadella a protezione del territorio delle Alpi Marittime” nella ex caserma "Mario Fiore"

    Il progetto presentato a Borgo San Dalmazzo. L'obiettivo è creare polo sovracomunale per la gestione delle emergenze in cui ospitare le associazioni operanti nel campo della protezione civile
    Una “Cittadella a protezione del territorio delle Alpi Marittime” nella ex caserma "Mario Fiore"
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    Una “Cittadella a protezione del territorio delle Alpi Marittime”: è questa l’idea del Comune di Borgo San Dalmazzo per la porzione dell’ex caserma “Mario Fiore” di sua proprietà. Con la realizzazione del progetto si andrebbe a creare, nell’area adiacente a quella che oggi ospita il “Distaccamento rurale” dei Vigili del Fuoco, un polo sovracomunale per la gestione delle emergenze, con strutture a disposizione di diverse associazioni del territorio: dagli AIB alla Protezione Civile ANA, dalla Croce Rossa al Soccorso Alpino, passando per il Cai, l’Avis e altre realtà. Il progetto è stato presentato oggi nel salone consiliare borgarino: il primo lotto è stato candidato al Bando Stars della Fondazione CRC ed è approdato tra i venti finalisti (quelli finanziati saranno dieci). 

    “Una scelta che ritengo altruistica da parte del Comune di Borgo San Dalmazzo, intendo come Consiglio comunale nella sua interezza. - ha detto la sindaca Roberta Robbione - Il desiderio è un progetto al servizio del territorio e delle vallate, non solo della nostra città. La tempesta Alex ci ha insegnato che su questo genere di progetti bisogna essere uniti. Da Borgo arriva quindi un messaggio di unione a tutto il territorio”. Per la Giunta borgarina sono intervenuti anche gli assessori Armando Boaglio e Fabio Armando, che hanno seguito da vicino la progettazione.

    Presente anche l’assessore regionale Marco Gallo: “Penso si tratti di una scelta di grande sensibilità, che guarda al futuro. Borgo ha una posizione strategica nei confronti di un territorio molto ampio. Creare una struttura che ospiti tutte queste associazioni è una scelta vincente. Ci sarà la possibilità di affrontare emergenze che con i cambiamenti climatici che periodicamente ci mettono in difficoltà, intervenendo in modo coordinato e organizzato”. 

    Per l’Unione Montana Valle Stura ha parlato il presidente Loris Emanuel: “Questo territorio ha anche grandi responsabilità: tra questi la gestione di due valichi internazionali e di una ferrovia internazionale. Essere in grado di avere uno strumento come quello che presentiamo oggi è importantissimo per la nostra sicurezza. Il calo demografico ci insegna che è sempre più importante lavorare insieme, questo intervento è quindi simbolico. Questa sarà sempre di più la dimensione a cui saremo chiamati a partecipare: lavorare insieme, anche su altri fronti”.

    Il progetto - si legge nella presentazione - ha l’obiettivo di “valorizzare uno spazio ormai in abbandono, dargli una nuova vita a tutela del territorio e concentrare in un’unica area uomini, mezzi e attrezzature di chi è impegnato nella Protezione Civile e nella gestione delle emergenze, sottolineando la posizione strategica di Borgo San Dalmazzo, alla confluenza di tre valli e vicina alla Francia. Un progetto che guarda la realtà del mondo moderno, a partire dal cambiamento climatico che ci impone di mettere a sistema una risposta agli eventi climatici estremi, sempre più frequenti. Un omaggio, inoltre, ad un luogo simbolo della memoria di tanti cuneesi e di tanti alpini, strappando quindi all’abbandono un pezzo di storia della nostra provincia". 

    Foto

    L’amministrazione comunale ha coinvolto tutte le realtà di volontariato che operano nel settore, con l’obiettivo di massimizzare coordinamento ed efficacia degli interventi, andando anche a siglare un protocollo d’intesa che ha come capofila l’Associazione Antincendi Boschivi e Protezione Civile di Borgo San Dalmazzo e coinvolge in totale undici associazioni che a vario titolo operano sul territorio. L’intenzione è procedere con un intervento suddiviso in lotti, per programmare gli impegni di spesa e mettere a sistema le risorse necessarie. Il primo lotto in esame, per una spesa di circa 600 mila euro, riguarda principalmente alcuni lavori preliminari e le opere necessarie per sistemare e rendere subito fruibile un primo fabbricato da adibire a sede operativa dell’Associazione Antincendi Boschivi e Protezione Civile di Borgo San Dalmazzo e del Coordinamento Protezione Civile Associazione Nazionale Alpini sezione di Cuneo. L’obiettivo è ottenere 500 mila euro dal citato bando Stars della CRC, mentre il Comune stanzierà un cofinanziamento da 100 mila euro ed è nel frattempo impegnato su più fronti per reperire le risorse necessarie a rendere la Cittadella una realtà: l’assessore Gallo, a questo proposito, ha ipotizzato il ricorso a fondi Alcotra e ha garantito l’appoggio della Regione. 

     

    Il progetto complessivo

    La filosofia progettuale è la conservazione della tipologia del costruito esistente, garantendo flessibilità degli spazi e creazione di aree comuni per l’interazione delle realtà coinvolte. È prevista la realizzazione di un’elisuperficie collocata a sud del lotto e strettamente collegata con la piazza centrale e la viabilità interna garantendo efficienza alle operazioni di soccorso. La piazza è concepita come fulcro operativo e punto di aggregazione delle diverse realtà. Saranno in totale tre gli edifici che caratterizzeranno la Cittadella. Adiacente l’ingresso principale si prevede anche un edificio con una funzione di torre di controllo che ospiterà le sale di comando (centro operativo misto) e le sale conferenze. Ci sarà spazio, poi per autorimesse e magazzini. Il progetto prevede una massimizzazione dei rendimenti degli edifici nella produzione di energia per soddisfare i diversi fabbisogni del complesso, rendendolo all’avanguardia anche da questo punto di vista. 

    Foto

    La Cittadella vuole essere un polo strategico per la gestione delle emergenze a livello sovracomunale e provinciale e, grazie alla sua innovazione tecnologica, in campo architettonico e impiantistico, si pone l’obiettivo di diventare inoltre un riferimento per la popolazione civile e per il territorio. Il progetto è curato dallo studio associato Tecno Lusso di Cuneo dell’architetto Alice Lusso e dell’ingegnere Emanuele Dutto, presenti alla conferenza stampa di presentazione.

     

    La storia

    Costruita nel 1940 come complesso di caserme, magazzini, uffici, alloggi per ufficiali e sottoufficiali del III settore della Guardia alla Frontiera, la caserma è stata dismessa dal 1997.  Dal 2015 il complesso è stato traferito al Comune di Borgo San Dalmazzo che nel 2023 ha ceduto gratuitamente una porzione pari a circa 27 mila metri quadri su un totale di circa 47 mila ai Vigili del Fuoco per una sede distaccata del Comando provinciale, già inaugurato in occasione di Santa Barbara nel 2024. 

    La zona a sud, rimasta di proprietà del Comune è stata destinata a servizi pubblici con la volontà di creare la “Cittadella a protezione del territorio delle Alpi Marittime”, un polo logistico di competenza sovracomunale per la gestione delle emergenze. L’obiettivo è realizzare un unico polo dove troveranno sede tutti gli attori coinvolti nella tutela del territorio e della gestione della sicurezza facilitando l’operatività nelle situazioni di emergenza e garantendo l’ottimale cooperazione tra gli enti anche in momenti di normale attività.

    Andrea Dalmasso
    luogo BORGO SAN DALMAZZO
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    Tag:
    Borgo San Dalmazzo
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