"Una guerra politica sulle nomine che rende impossibile la governance del Parco Alpi Marittime"
L'intervento dell'Assemblada Occitana Valades: "Non è possibile che, per beghe politiche torinesi, le nostre valli ne debbano risentire"Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio direttore,
il Parco naturale Alpi Marittime ultimamente sta riscontrando gravi difficoltà di gestione a causa di gravi problemi della governance.
Come in più occasioni denunciato dalla consigliera regionale Giulia Marro (che ringraziamo per l'impegno sulla questione) è in corso una guerra politica sulle nomine che sta rendendo complicata, se non impossibile (come avvenuto il 27 ottobre scorso, quando nel Cda è mancato il numero legale, mentre il 5 novembre dovrebbe essere stato raggiunto il numero legale) la governance del parco delle Alpi Marittime.
Queste difficoltà si riflettono anche sulla gestione delle questioni ordinarie del parco (come, banalmente, il rinnovo del contratto alla cooperativa che gestisce il centro uomini e lupi di Entracque). Il parco è motore di sviluppo e conservazione per le nostre valli.
Come Assemblada Occitana Valades auspichiamo che, una volta risolta la problematica di governance, che ci auguriamo avvenga presto, un forte rilancio della cooperazione tra i vari parchi. Siamo convinti che la politica non dovrebbe immischiarsi nella gestione dei parchi ma la gestione dovrebbe essere ad esclusivo appannaggio delle comunità locali. Il parco ha un valore economico inestimabile per le valli. Oltre alla promozione del territorio e alla raccolta di finanziamenti dall' Unione Europea e il ritorno turistico c'è da considerare che la maggior parte dei dipendenti del parco sono poi effettivamente residenti nelle valli occitane, aumentando il ritorno economico del parco.
Come riportato in uno dei capoversi precedenti, il nostro sogno nel cassetto è che un giorno possa nascere un’unica area naturale nelle valli occitane! Un parco che unisce che le varie realtà già esistenti! Un parco che, oltre a tutelare l'ambiente, tuteli anche la cultura e la lingua occitana, come già ora fa il parco delle Alpi Marittime con l'orso di segale a Valdieri, ad esempio, di cui se ne discuterà anche alla Cop 30 in Brasile, in quanto candidato a un concorso assieme ad altri 34 progetti, sparsi in 16 Paesi di 6 continenti differenti.
Ora la priorità assoluta è sbloccare le nomine nei parchi. Non è possibile che, per beghe politiche torinesi, le nostre valli ne debbano risentire!
Assemblada Occitana Valades
VALDIERI parco Alpi Marittime

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