Una petizione su Change.org per difendere la legge regionale sul gioco d'azzardo
L'ha lanciata il consigliere regionale del PD Domenico Rossi: 'Il centrodestra vuole cancellare ogni argine all'offerta di gioco'Una petizione sul portale Change.org per opporsi alla modifica della legge regionale del 2016 in materia di gioco dâazzardo. Lâha lanciata Domenico Rossi, consigliere regionale del Partito Democratico. La discussa modifica è quella proposta dallâassessore regionale leghista Andrea Tronzano e inserita nella cosiddetta âlegge Omnibusâ, un emendamento che mira ad eliminare la retroattivitĂ delle norme entrate in vigore ad aprile del 2016, tra le quali il cosiddetto "distanziometro", il divieto di installazione di slot machine e videolottery nei pressi di punti sensibili come chiese, scuole e sportelli bancomat.
Una legge che secondo Rossi ha dato ottimi risultati nel contrasto al gioco dâazzardo patologico: âA distanza di tre anni dallâentrata in vigore, grazie a uno studio scientifico portato avanti da IRES Piemonte, abbiamo dei dati che certificano lâefficacia. In Piemonte il gioco dâazzardo è calato del 9,7% (a fronte di un aumento del 1,6% nel resto dâItalia), le perdite dei cittadini sono diminuite del 17,8% e i due terzi delle somme non giocate nel 2018 non sono state reinvestite in altri giochi. In questo contesto il volume delle giocate online è cresciuto (+45%), ma meno che nel resto dâItalia (+48%). Il gioco non è scomparso come piĂš volte hanno denunciato in maniera infondata gestori degli apparecchi da gioco, ma ha solamente ricevuto un piccolo argine. Anche perchĂŠ la legge non vieta il gioco dâazzardo, ma semplicemente lo limita allontanandolo dai âluoghi della vitaâ, rendendo meno pervasiva lâoffertaâ.
âQuesto dato - prosegue il consigliere regionale del Partito Democratico - è evidenziato anche dalla SocietĂ Italiana Tossicodipendenze Sezione Piemonte e Valle dâAosta che precisa come, al contrario, un ritorno alla situazione ante legem avrebbe un âimpatto disastroso sulla prevalenza del gioco con apparecchiâ e provocherebbe una nuova impennata di gioco problematico e patologicoâ.
Lâemendamento proposto da Tronzano, che ha giĂ ricevuto dure critiche arrivate da piĂš direzioni, farebbe come detto cadere la retroattivitĂ delle norme: lâassessore ha motivato la modifica proposta con la necessitĂ di tutelare i posti di lavoro, sostenendo che dal 2016 in Piemonte âil gioco si è solo spostato verso altre tipologieâ.
Non è dello stesso avviso Rossi: âIl centrodestra vuole smantellare la legge riportando le lancette dellâorologio indietro di tre anni e cancellando ogni argine allâeccesso di offerta di gioco. Eâ una resa totale alle richieste del mondo dei produttori e dei gestori di apparecchi da giocoâ.
A livello nazionale quello del gioco dâazzardo patologico è senzâaltro un problema concreto: in questi anni abbiamo assistito a una crescita costante del dato relativo alla quantitĂ di denaro utilizzato dai cittadini. Si è passati dal 47 miliardi di euro del 2008 ai 105 miliardi raccolti nel 2018. Si tratta di un dato che porta lâItalia in vetta alla classifica delle nazioni in cui si gioca e si perde di piĂš: la quarta al mondo dopo USA, Cina e Giappone.
La difesa delle norme in vigore in Piemonte, ora, passa quindi anche attraverso una petizione, che al momento in cui scriviamo ha giĂ raccolto oltre 4 mila firme.
a.d.

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