Variante di Demonte, adesso si chiude (per davvero) l’iter delle autorizzazioni in Italia
Parere positivo dal ministero dei Beni culturali sulla questione dei resti del forte della Consolata. Si attende ancora, però, l’ok dalla Commissione EuropeaL’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi lo aveva annunciato già a marzo scorso, quando in realtà restava aperto uno dei capitoli più spinosi. Adesso, però, è ufficiale che il progetto della variante di Demonte ha avuto luce verde anche dal ministero dei Beni culturali.
“Abbiamo avuto il parere favorevole dal ministero dei beni culturali sul progetto in corso, con qualche piccola integrazione nel progetto definitivo” fa sapere il senatore cuneese della Lega Giorgio Maria Bergesio: “Il percorso autorizzativo procede, se i tempi sono corretti credo che la Commissione Ue dovrebbe rilasciare il parere definitivo sul sito di interesse comunitario”.
Questo è l’altro risvolto della vicenda ed è quello a cui si riferiva Gabusi, nell’incontro sulle infrastrutture tenutosi due mesi fa in Confindustria. Tanto per essere chiari, l’aspetto culturale del progetto è quello relativo all’interferenza con i resti interrati del forte della Consolata, l’antica fortificazione sabauda sulla collina del Podio abbattuta in epoca napoleonica. L’aspetto ambientale è invece quello su cui si dovrà esprimere l’Ue, tenuto conto, appunto, dell’esistenza di un’area protetta riconosciuta a livello comunitario.
Nel frattempo si è aperta la fase degli espropri dei terreni, a cui seguiranno i sondaggi. “Credo non tarderanno a partire” dice ancora Bergesio: “L’iter sta andando avanti bene, non è ancora concluso ma sta procedendo nei tempi corretti: certo vorremmo che fossero molto più brevi”. Un auspicio mai così trasversale.
Redazione

Demonte - trasporti - Giorgio Bergesio - variante - Marco Gabusi
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