Vino, Coldiretti Cuneo: "No allo spumante tarocco"
"Serve una norma chiara sull’origine, stop alle etichette italiane per vini esteri solo spumantizzati in Italia"Rivedere la norma sull’origine degli spumanti per evitare di etichettare come italiano uno spumante fatto con vini esteri, spesso spagnoli, spumantizzati in Italia. È quanto denuncia Coldiretti Cuneo, che ribadisce la necessità di regole chiare su questo tema.
Nella Granda – spiega Coldiretti Cuneo – sono 4.300 gli ettari coltivati a uva Moscato, utilizzata per produrre Asti DOCG nelle tipologie Moscato d’Asti e Asti Spumante, e sono 2.300 le aziende viticole coinvolte, per una produzione di 50 milioni di bottiglie. Sono circa 400 gli ettari coltivati a uve Pinot e Chardonnay destinate alla produzione di Alta Langa DOCG, 260 i viticoltori e oltre 1 milione le bottiglie prodotte.
“L’attuale normativa consente, infatti, di dichiarare come italiano uno spumante ottenuto da vino proveniente dall’estero se la spumantizzazione è stata effettuata in Italia - spiega Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo –. È evidente che questo rappresenta un furto di identità a danno delle nostre produzioni vitivinicole e un inganno per il consumatore. Come anche è inaccettabile che ci siano bevande che niente hanno a che fare con i nostri spumanti, ma che vengono vendute, soprattutto in America, con nomi che richiamo i nostri territori e vitigni e che hanno anche lo stesso formato di bottiglie e packaging. Inoltre chiediamo di rivedere il disciplinare di produzione del Vermouth di Torino, introducendo l’obbligo di utilizzare esclusivamente vino proveniente dalla regione Piemonte, inclusa la provincia Granda, e di prevedere dei finanziamenti per lo stoccaggio al fine di sostenere le imprese che hanno la linea del freddo”.
“Per contrastare questo fenomeno, si sta diffondendo sempre di più l’enoturismo affinché ci sia uno stretto rapporto tra produttore e consumatore. Gli imprenditori, infatti, aprono ai visitatori le loro cantine e le loro aziende per far conoscere direttamente tutta la filiera, dalla vigna alla bottiglia, garantendo così di acquistare e assaggiare un prodotto veramente tracciabile”, conclude Francesco Goffredo, Direttore di Coldiretti Cuneo.
Da qui l’iniziativa di Coldiretti con il lancio di una proposta di legge di iniziativa popolare per rendere obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nella UE. L’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori. È possibile sottoscrivere la proposta anche nei mercati contadini di Campagna Amica, negli agriturismi della rete Campagna Amica Terranostra e presso tutte le sedi territoriali di Coldiretti.

Coldiretti Cuneo