Azione, le nuove tariffe sul trasporto scolastico a Fossano: "Le famiglie ci guadagnano o ci perdono?"
Il commento di Fabio Gallo, coordinatore cittadino del partito: "È una questione di priorità, dove è finita la trasparenza"Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio Direttore, come Azione Fossano abbiamo analizzato nel dettaglio le nuove tariffe dei servizi scolastici per l'anno 20252026 e riteniamo doveroso informare i cittadini fossanesi su una verità che l'Amministrazione non sta comunicando: praticamente tutte le famiglie pagheranno di più. Si tratta del primo aumento tariffario dopo dieci anni di congelamento, ma ci chiediamo: perché la Delibera di Giunta che approva formalmente questi aumenti non risulta ancora pubblicata? O almeno noi non siamo stati in grado di individuarla… La modifica più significativa è l'eliminazione della Fascia H (ISEE 0-6.000€), che garantiva le tariffe più economiche alle famiglie con redditi bassissimi. Questa fascia è stata assorbita nella nuova Fascia G, con aumenti che vanno dal 5% all'8% su tutti i servizi. Facciamo due conti pratici.
Una famiglia con ISEE 5.000€ e un figlio che usa pre-scuola, mensa e scuolabus pagava quest'anno circa €450. L'anno prossimo pagherà €488, con un aggravio di €38 (+8,4%). Per chi ha redditi così bassi, 38 euro in più pesano come un macigno. Una famiglia con ISEE 20.000€ e due figli passava da circa €1.960 a €2.130, perdendo €170 l'anno (+8,7%). Anche per il ceto medio l'impatto è significativo. Le famiglie numerose (3-4 figli) sono leggermente più tutelate dagli sconti per fratelli (15% sul secondo figlio, 25% dal terzo), ma comunque registrano aumenti tra €80 e €200 l'anno. C'è qualcuno che ci guadagna? Solo una piccola percentuale di famiglie con ISEE tra 10.001€ e 12.000€ che utilizza esclusivamente la mensa può beneficiare di un lievissimo risparmio di circa €18 annui. Ma se usano anche altri servizi, perdono comunque. Gli aumenti sono generalizzati: +8,5% su pre-scuola, doposcuola e scuolabus per le fasce medio-alte, +20% sul trasporto pubblico locale (da €50 a €60 per la tratta Maddalene/Murazzo). I dati parlano chiaro: il 95% delle famiglie fossanesi subirà aumenti tra l'8% e il 24% a seconda dei servizi utilizzati. Le fasce più colpite, paradossalmente, sono quelle con ISEE più basso, che perdono la tutela della fascia minima.
Forse le nostre critiche dei mesi scorsi avevano un senso. Quando denunciavamo lo spreco di risorse pubbliche in feste ed eventi, alcuni ci tacciavano di essere guastafeste. Oggi i fatti ci danno ragione: com'è possibile che un'Amministrazione trovi sempre soldi per manifestazioni, eventi promozionali e iniziative d'immagine, e poi scarichi sulle famiglie il costo dei servizi essenziali con aumenti dell'8-20% dopo dieci anni di tariffe bloccate che hanno caratterizzato anche il primo mandato del Sindaco Tallone? Parliamo chiaro: mentre si spende a piene mani per la vetrina, si chiede alle famiglie di tirare la cinghia. Mentre si organizzano feste e manifestazioni che servono più alla comunicazione politica che ai cittadini, una madre che lavora e ha bisogno del pre-scuola per il figlio si ritrova a pagare il 24% in più. Mentre si investe in eventi che durano una sera, le famiglie con redditi bassissimi perdono la fascia tariffaria più economica e devono pagare di più ogni singolo giorno dell'anno scolastico. È una questione di priorità. E le priorità di questa Amministrazione sono evidenti: prima l'immagine, poi i servizi. Prima gli eventi che fanno notizia, poi le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese.
La trasparenza dove è finita? Sul sito comunale si legge "Deliberazione Giunta Comunale in attesa di pubblicazione": quando i cittadini potranno leggere l'atto ufficiale che giustifica questi aumenti? La notizia è stata coperta solo da un articolo su una testata locale. Dov'è la comunicazione istituzionale? Dov'è l'assemblea pubblica? Dov'è il confronto con le famiglie? Invece a Fossano assistiamo all'esatto contrario: si spende a piene mani per l'immagine, si risparmia sui servizi alle famiglie.
Comprendiamo la necessità di riequilibrare i costi dei servizi comunali dopo dieci anni di tariffe invariate, ma è inaccettabile che il peso ricada sulle famiglie mentre non si taglia un euro dalle spese per feste ed eventi. Se i soldi per i servizi essenziali mancano, perché non si inizia a risparmiare dove i soldi pubblici servono meno? Un aumento dell'8-20% dopo un decennio di congelamento, concentrato in un solo anno, appare sproporzionato e politicamente ingiustificabile. Come Azione Fossano chiediamo che l'Amministrazione comunale:
• Chiarisca quando verrà pubblicata la Delibera di Giunta che approva le nuove tariffe e ne garantisca l'immediata accessibilità ai cittadini,
• fornisca una spiegazione pubblica e trasparente di questa scelta, con dati alla mano sui costi reali dei servizi,
• riveda l'eliminazione della Fascia H per tutelare i redditi più bassi,
• consideri una gradualità degli aumenti, distribuendoli su più anni anziché concentrarli in un solo colpo dopo un decennio.
I servizi scolastici sono un investimento sul futuro dei nostri figli e un diritto, non un lusso per pochi. Le feste finiscono, le bollette delle famiglie restano. Su questo vigileremo attentamente.
Fabio Gallo, Coordinatore Azione Fossano

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