In Piemonte reddito di cittadinanza revocato a chi non partecipa ai corsi di formazione
Il presidente della Regione Alberto Cirio: "Dobbiamo aiutare chi non può lavorare, non chi non vuole"âSullâistituzione del reddito di cittadinanza il nostro pensiero è molto chiaro: dobbiamo aiutare chi non può lavorare, non chi non vuoleâ. Lo ha scritto in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook il presidente del Piemonte Alberto Cirio. Ieri, giovedĂŹ 4 novembre, la Regione ha annunciato la sua nuova âlineaâ: in Piemonte il reddito di cittadinanza sarĂ condizionato alla partecipazione ai corsi di formazione per la ricollocazione nel mondo del lavoro. Coloro che non parteciperanno a questi corsi verranno segnalati allâINPS affinchĂŠ venga loro sospesa lâerogazione del reddito.
âSolo cosĂŹ - commenta Cirio - il reddito di cittadinanza diventa un vero sostegno temporaneo per la ricollocazione lavorativa e non invece una misura assistenziale inutile e troppo spesso abusata da chi non ne avrebbe nessun dirittoâ.
I 20 mila percettori del reddito di cittadinanza firmatari del patto per il lavoro, sugli 80 mila complessivamente assegnatari in Piemonte di questa misura, saranno chiamati dalla Regione a frequentare percorsi di formazione della durata massima di 200 ore basati su due elementi: competenze digitali e trasversali funzionali ad unâattivazione piĂš incisiva nella ricerca di unâoccupazione; sviluppo di competenze di base tarate sul fabbisogno effettivo della persona e renderla cosĂŹ piĂš spendibile sul mercato del lavoro.
Lâassessore al Lavoro e Formazione professionale Elena Chiorino rileva che âil reddito di cittadinanza è una misura che purtroppo non aiuta a trovare lavoro, era facilmente prevedibile giĂ quando era stato ideato e i dati oggi lo confermano. La nostra è una misura indipendente da quelle del Governo, interamente regionale. La novitĂ si traduce nellâobbligatorietĂ della formazione con un doppio obiettivo: a chi è seriamente in cerca di lavoro si forniscono degli strumenti âpersonalizzatiâ per facilitare la ricollocazione e l'incrocio fra domanda e offerta, ma nel contempo si traduce in una stretta nei confronti dei âfurbettiâ che nel frattempo lavorano in nero. Chi non parteciperĂ , perderĂ il diritto al sussidio. Ci sembra un'azione rispettosa del denaro pubblico e di tutti i cittadini che non percepiscono il reddito di cittadinanza, ma pagano regolarmente le tasseâ.
Redazione

Alberto Cirio - Reddito di Cittadinanza
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