Confindustria al Senato per riparare l’ingiustizia che stanno subendo le imprese alluvionate nel 1994
La proposta degli industriali è stata fatta propria sia dal PD che da FI. Ora è necessario che i parlamentari piemontesi facciano la loro parteIl Direttore Generale di Confindustria, Marcella Panucci, durante l’audizione davanti alle Commissioni riunite del Senato, ha chiesto apertamente un intervento a tutela delle imprese alluvionate. Proprio nei giorni in cui ricorre il triste anniversario dell’alluvione che nel 1994 ha causato 70 vittime e 2mila sfollati, oltre agli ingenti danni al tessuto produttivo, l’annosa questione dei rimborsi alle imprese piemontesi colpite potrebbe quindi essere giunta alla sua svolta finale. Nei giorni scorsi la modifica normativa proposta da Confindustria di ancorare la domanda di rimborso agli ordinari termini di prescrizione è stata presentata attraverso PD e Forza Italia con gli emendamenti 2.0.9, 2.0.10 e 2.0.11 al Decreto Legge Omnibus oggi in discussione in Parlamento. Confindustria segue da vicino anche la discussione nel Disegno di Legge Bilancio, per il quale il termine per la presentazione degli emendamenti scade venerdì 10 novembre.
“Siamo molto concentrati sull’obbiettivo e questo consenso bipartisan è la prova che siamo riusciti a far percepire l’importanza e la legittimità di queste richieste. In questi anni non abbiamo mai smesso di lavorare dietro le quinte per far sì che alle aziende alluvionate venisse finalmente riconosciuto il diritto al rimborso dei contributi previdenziali, dei premi assicurativi e dei tributi versati in eccedenza rispetto alle agevolazioni previste – commenta Mauro Gola, Presidente di Confindustria Cuneo -. Ora siamo ad un passo dall’ottenere il risultato sperato grazie a due veicoli legislativi che fanno entrambi parte della manovra economica. Con ogni probabilità il Decreto Legge omnibus potrebbe essere più congeniale, soprattutto se in esso convergeranno anche le misure a sostegno dei territori colpiti dagli eventi sismici, ma in alternativa possiamo ancora giocare la carta del Disegno di Legge di Bilancio. In entrambi i casi è ora più che mai necessario che tutti i parlamentari cuneesi e piemontesi facciano appieno la loro parte affinché la proposta emendativa venga presa in considerazione e tradotta in norma di legge, ponendo così fine a un diffuso contenzioso giudiziario e a una situazione di oggettiva disparità di trattamento.”
c.s.
CUNEO