"L'invaso di Serra degli Ulivi un'opera avviata: non può rimanere incompiuta"
L'intervento dell'ex consigliere provinciale Paolo Chiarenza e del sindaco di Valdieri Guido GiordanaRiceviamo e pubblichiamo.
Egregio direttore,
invaso di Serra degli Ulivi (Villanova Mondovì): oggi come oggi non sta a noi entrare nel merito, ma vista la situazione e risalendo agli anni passati, c’è da chiedersi ”Lo siamo o lo facciamo”?
Ricordiamo che nel mese di agosto del 2007 viene data la notizia che si punta sui piccoli invasi per combattere la siccità, provvedere alla irrigazione e all’uso plurimo delle acque. Sono finiti i tempi in cui operavano tecnici di valore come l’ing. Tournon, l’ing. Selleri, il prof. Sordo; i tempi in cui i “vecchi” della Coldiretti (Carlotto, Bergese, Rivarossa) propugnavano la costruzione di dighe medio-grandi ben individuate (Moiola, Stroppo, Pian Marchisa, Tanarello); i tempi in cui uomini politici e amministratori di rilievo intervenivano sui punti nevralgici della Granda, da Zanoletti a Delfino, da Bonino a Quaglia, da Riba a Revelli, da Costa a Menardi.
Tra i propugnatori del progetto di Serra degli Ulivi il Presidente della Provincia Raffaele Costa e l’assessore regionale del PD Mino Taricco. La Comunità Montana Bisalta, attraverso il Consorzio irriguo Brebbio-Pesio ha redatto il progetto e si propone di gestire l’iter butocratico e di costruzione per un invaso della capacità di 15 milioni di metri cubi d’acqua. Lido Riba del PD, presidente dell’Uncem, afferma: “Sono le montagne e la sua gente a dovere indirizzare come e dove realizzare gli invasi”. Lo studio di fattibilità incontra il parere favorevole di enti ed associazioni, la popolazione non solleva proteste od obiezioni.
Nell’anno 2010 il Protocollo di intesa della Provincia “rappresenta il punto di sintesi di un lavoro di anni in cui sono coinvolti, oltre alla Provincia, Comprensori irrigui, Enti locali, Regione”. Nello stesso periodo sulla “Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea” è pubblicato il bando di gara europeo che deciderà la titolarietà del progetto preliminare. Il progetto è presentato ufficialmente all’inizio del 2012: le uniche perplessità riguardano il dato economico (120 milioni di euro per la costruzione di un invaso di 10 milioni di metri cubi d’acqua). Da qui ogni pretesto è buono per dare vita alla solita via crucis delle infrastrutture. Nel 2015 spuntano inesorabilmente gli ambientalisti di ogni sorta per “salvare il paesaggio”; Serra degli Ulivi è definita “un’idea astrusa e densa di pericoli”; c’è poi la “natura carsica del territorio” e infine le “spese insensate” (150 milioni di euro).
Finalmente nel 2019 il progetto definitivo viene presentato dall’assessore regionale Protopapa della Lega, con tanto di relazione tecnica sul lungo iter. Ma contemporaneamente sul maggiore quotidiano cuneese viene dato ampio spazio alle dichiarazioni di un tecnico, che ha collaborato allo studio di progetti di dighe, il quale sentenzia che Serra degli Ulivi non s’ha da fare per ragioni geologiche. Di contro, in una succinta intervista giornalistica, il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Cuneo definisce il progetto “un’opera prioritaria e meravigliosa”.
Il “fuoco amico” della grande stampa si rinnova in questi giorni con evidenza, tanto per chiarire le cose: “Una diga sulla carta”, “Un progetto che divide”, “Necessario o pericoloso per l’ambiente?”. Ora quello che stupisce è la mancanza di sostegno corale verso la costruzione dell’unico invaso finora intrapreso. Sembra che non gliene freghi niente pressochè a nessuno, malgrado le attuali parole d’ordine “interventi strutturali nel settore idrico”, “prevenzione del fenomeno della siccità”, “valorizzazione delle aree interne”.
C’è da confidare che il Presidente della Provincia Robaldo – a conferma del rinnovato ruolo che si vuole dare all’Ente – richiami all’impegno su questo obiettivo. Che Fondazioni bancarie, Coldiretti e altre categorie economiche esprimano il loro interessamento al territorio. E che l’attuale consigliere regionale di FdI Claudio Sacchetto, che nel 2013 era l’assessore regionale dell’Agricoltura e fu attivo sostenitore di Serra degli Ulivi, rispolveri le sue argomentazioni di allora e se ne faccia insistente alfiere presso la Regione. L’opera è avviata, ha la sua rilevanza e non può rimanere incompiuta.
Distintamente.
Paolo Chiarenza (ex consigliere provinciale)
Guido Giordana (sindaco di Valdieri)
c.s.
VILLANOVA MONDOVÌ Serra degli Ulivi
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