La Cgil: ''Per i lavoratori del Sacra Famiglia di Mondovì sarà un brutto Natale''
La direzione ha annunciato ritardi nel pagamento delle tredicesime. Il sindacato chiama in causa la Regione PiemonteRiceviamo e pubblichiamo.
“Mai come quest'anno il Sacra Famiglia sarà davvero una grande famiglia”, così dichiarava non più tardi di ieri il Presidente Diego Bottero. Purtroppo amaro invece il risveglio delle lavoratrici e dei lavoratori che in queste ore stanno ricevendo lettera, proprio a firma del Presidente, nella quale hanno trovato scritto: “(...)il nostro Ente versa in gravissima difficoltà economica con carenza di liquidità. Siamo riusciti, con sforzo, a coprire gli stipendi di novembre 2020 e riusciremo a saldare gli stipendi di dicembre, ma non le tredicesime”.
Riteniamo inaccettabile che a pagare le crisi siano sempre i lavoratori, quelli che fino a poco tempo fa venivano considerati eroi, ma che semplicemente con dedizione e professionalità hanno svolto e svolgono il loro lavoro, rischiando anche la loro salute e quella dei propri familiari per assistere le persone più fragili della nostra società.
Siamo vicini al Sacra Famiglia ed a tutte le Strutture che a causa dell'emergenza sanitaria versano in condizioni finanziarie drammatiche, ma pensiamo non siano più solo sufficienti le manifestazioni di solidarietà, le raccolte fondi volontarie o comunque iniziative estemporanee. E' necessario, lo chiediamo con forza qui ed ora, che la Regione intervenga immediatamente per sostenere economicamente, non solo a parole, le RSA ed in primo luogo le aziende pubbliche come il Sacra Famiglia.
Chiediamo inoltre che il Comune di Mondovì e la sua Amministrazione si attivino tempestivamente e si facciano promotori e garanti, anche nei confronti della Regione, nell' attivare un confronto utile a trovare soluzioni concrete finalizzate al salvataggio ed al rilancio dell'ASP ( azienda pubblica di servizi ) Sacra Famiglia, prezioso presidio pubblico a sostegno delle persone anziane e non autosufficienti del nostro territorio ed in particolare di quello monregalese.
Diciamo però con altrettanta chiarezza che, se questa drammatizzazione decisa dal CDA per il Sacra Famiglia dovesse essere il preludio a percorsi di privatizzazione o di ulteriori esternalizzazioni di servizi, con unico risultato la svalorizzazione del servizio e del lavoro pubblico, come FP CGIL di Cuneo ci opporremmo con tutte le nostre forze, chiedendo anche alle altre Organizzazioni Sindacali, presenti all'interno della Struttura, di mobilitarsi insieme a noi, dichiarando in primis lo stato di agitazione.
Chiediamo infine, ma non ultimo in ordine di importanza, che il CDA faccia di tutto per trovare in breve tempo le risorse utili a salvaguardare le retribuzioni dei lavoratori. Solo così, al di là delle parole, si potrà manifestare il riconoscimento dell'Amministrazione del Sacra Famiglia nei confronti dei dipendenti, per il quotidiano e fondamentale lavoro di assistenza che svolgono.
Cgil Cuneo
Redazione
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