"Limitate il consumo di acqua"
Ordinanza per 22 comuni del "Calso"Il Calso lancia l’allarme. L’anomalo settembre, con poche piogge e temperature in media di almeno 5-6 gradi superiori alla media, ha accentuato il rischio di una crisi idrica. Di qui l’appello sempre più pressante alle amministrazioni comunali dei 22 paesi che fanno parte dell’ Acquedotto Langhe Sud Occidentali a emettere ordinanze per ridurre i consumi d’acqua.
“La particolare situazione meteorologica ha determinato una riduzione della portata di sorgenti e pozzi di almeno un terzo rispetto ai normali periodi – spiega Stefano Giffoni, responsabile dell’Ufficio tecnico del Calso -. È indispensabile intervenire, altrimenti si rischia di dover ricorrere a misure più drastiche”.
Alcuni dei 22 Comuni che fanno capo all’ente hanno già raccolto l’invito di Marco Botto, presidente del Calso, limitando l’uso dell’acqua al consumo domestico.
Ma da Dogliani, sede del Calso, chiedono un impegno corale, esteso insomma a tutti i paesi, proprio per evitare, perdurando il periodo di magra delle precipitazioni, di dover ricorrere a possibili sospensioni dell’erogazione.
“Confidiamo sul senso di responsabilità di tutti, a cominciare dai cittadini, perché si eviti di sprecare l’acqua” spiega Botto. Il Calso attraverso una rete di 500 chilometri di condotte, allacciate a dieci sorgenti e nove pozzi, serve diecimila utenze in un ambito territoriale che da Monforte si estende a Montezemolo, da Carrù a Bonvicino. “Siamo impegnati anche nella ricerca di nuove sorgenti per potenziare ulteriormente la portata totale che per ora ammonta a un milione 400 mila metri cubi d’acqua ogni anno – aggiunge il presidente -: ma questo è un progetto in divenire. Nell’immediatezza, serve maggior parsimonia nell’uso
dei rubinetti”.
DOGLIANI