Nella Granda il ricorso alla cassa integrazione nei primi sei mesi del 2025 è aumentato del 347,1%
Il dato della provincia di Cuneo è il secondo più negativo a livello nazionale: fa peggio solamente CampobassoIn provincia di Cuneo il ricorso alla cassa integrazione nel primo semestre del 2025 è aumentato del 347,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato emerge da un’indagine pubblicata dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, che ha approfondito i dati relativi ai posti di lavoro e all’andamento della CIG. Se nei primi tre anni del Governo Meloni gli occupati sono cresciuti a livello nazionale di circa un milione di unità (24,1 milioni ad agosto), si registra anche un netto aumento delle ore di CIG autorizzate, salite del 22% nel primo semestre del 2025. In Italia nei primi sei mesi di quest’anno l’ammontare ha toccato i 305,5 milioni di ore, 54,7 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2024.
Le ore autorizzate in provincia di Cuneo nel primo semestre del 2024 erano state 776.117, aumentate a 3.470.242 nella prima metà dell’anno in corso, per un aumento assoluto di 2.694.125 ore. La Granda fa registrare il secondo peggior dato percentuale a livello nazionale, alle spalle solo di Campobasso, che a Termoli ospita uno dei più importanti stabilimenti Stellantis, la cui crisi ha fatto schizzare le ore di cassa integrazione autorizzate addirittura del 1.255%.
A livello regionale il Piemonte ha registrato un aumento del 68,4%, il peggior dato tra le regioni del nord, il quarto peggiore a livello nazionale dopo Molise, Basilicata e Abruzzo.
Tra le quattro ripartizioni geografiche, infine, la più coinvolta dall’aumento della CIG è il nord-ovest, dove la crisi dell’automotive ha spinto su le ore autorizzate del 33,3%.
CUNEO cuneo - lavoro - cig - Cgia

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