Pronto Soccorso h24 a Ceva, il Co.Di.Ce. non arretra: "Esigenza imprescindibile"
Il commento del comitato dopo l'incontro pubblico che si è tenuto ieri, 21 novembre, a GaressioRiceviamo e pubblichiamo.
Egregio Direttore,
un confronto franco e trasparente lo scorso 21/11 a Garessio: all’incontro pubblico organizzato dal Co.di.ce., con la Croce Bianca di Ceva e la sezione locale della Federconsumatori, di fronte ad una sala gremita, sono intervenuti diversi rappresentanti della politica regionale - a cominciare dall’Assessore alla Sanità, Federico Riboldi - per parlare della cruciale questione della gestione delle emergenze nel nostro territorio e del ruolo dell’Ospedale di Ceva.
Un punto è chiaro: la distanza tra la nostra posizione circa l’apertura del Pronto Soccorso H24 e quella della Regione al riguardo. Pur apprezzando la chiarezza delle parole dell’Assessore Riboldi, confermiamo in pieno la nostra richiesta, motivata dalla imprescindibile esigenza di preservare un presidio sanitario strategico per le acuzie in un territorio che altrimenti non avrebbe altri punti di riferimento. Tale richiesta ci risulta peraltro condivisa dai due consiglieri di minoranza presenti all’incontro, Marro e Calderoni.
Restiamo, inoltre, fermamente convinti che debba essere preservato e, semmai, potenziato il ruolo dell’Ospedale di Ceva quale Ospedale di Area Disagiata: si tratta di un riconoscimento “politico” prima ancora che tecnico, dovuto al fatto che, per questa struttura, non si possono applicare rigidamente gli standard ordinari della sanità, ma si deve tenere conto della realtà concreta del territorio. Ricordiamo, fra i vari elementi, la forte distanza dagli altri Ospedali sede di DEA (Mondovì e Savona), la difficile viabilità, le condizioni meteorologiche spesso avverse. Basta quest’ultima osservazione per far comprendere, ad esempio, i limiti del servizio dell’Elisoccorso!
Per queste ragioni, abbiamo chiesto alla politica, e torniamo a chiedere in questa sede, il coraggio di soluzioni innovative, che vadano al di là di quanto finora avvenuto: è essenziale, a nostro avviso, l’avvio di un dialogo con la Regione Liguria, con la finalità di un’intesa che, prenda atto del fatto che una parte del bacino di utenza dell’Ospedale di Ceva si trova in territorio ligure e che quindi è ampiamente giustificato un intervento congiunto di entrambe le Regioni a supporto della struttura ospedaliera cebana.
Abbiamo avuto dunque un atteggiamento propositivo, volto a trovare soluzioni a problemi reali (e non a risolvere beghe campanilistiche!) e abbiamo osservato con favore l’apertura dell’Assessore al riguardo. Interessante anche la disponibilità dei consiglieri di minoranza ad un confronto costruttivo, che vada al di là delle appartenenze partitiche, pur di trovare la “quadra”.
Tutto quanto finora detto, però, deve tradursi in atti concreti, dai quali emerga un significativo cambiamento d’indirizzo: la robusta partecipazione all’incontro di venerdì 21 novembre - nonostante le condizioni climatiche decisamente avverse! - dimostra l’importanza della questione per l’opinione pubblica locale ed è nostra ferma intenzione vigilare affinché alle parole seguano i fatti.
Per tale ragione, in occasione dell’incontro che l’Assessore alla Sanità ha annunciato a Ceva per il prossimo 21 gennaio, faremo il punto della situazione, con la speranza che la distanza tra le nostre posizioni si sia quantomeno ridotta.
Vi terremo informati!
Co.Di.Ce.
Comitato Difesa Ospedale di Ceva
CEVA Ceva - Codice

Condividi