Biodigestore a Ruata Eandi, Insieme si Può: "Comuni esautorati, ma Saluzzo fa la sua parte"
L'intervento del direttivo dell'associazione saluzzese: "La minoranza trasforma un tema serio e delicato in polemica politica"Riceviamo e pubblichiamo.
Negli ultimi mesi i Comuni si trovano sempre più spesso esautorati nella gestione del proprio territorio: la cornice normativa legata al PNRR incentiva la realizzazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili, riducendo di fatto il potere decisionale delle amministrazioni locali. Un impianto di principio condivisibile, se non fosse che alcune proposte risultano totalmente sproporzionate rispetto alle esigenze reali delle comunità coinvolte. In questo quadro, l’Amministrazione comunale di Saluzzo non si è tirata indietro: ha espresso fin da subito contrarietà all’impianto di biogas, ha sostenuto i residenti e ha portato nelle sedi istituzionali ogni rilievo necessario.
La Conferenza dei Servizi provinciale, dopo due rinvii, ha concesso un’ulteriore proroga di 60 giorni alla società Aky per presentare modifiche e controdeduzioni. La nuova scadenza è fissata al 10 gennaio 2026, come spiegato in Consiglio comunale dal sindaco Demaria e ribadito dalla vicesindaco Neberti. Intanto, nella frazione, dopo un’assemblea molto partecipata, è nato un Comitato dei residenti, composto da una quarantina di aderenti, che ha già annunciato un presidio per sabato 13 dicembre. I cittadini contestano la vicinanza dell’impianto alle abitazioni e temono miasmi, traffico pesante, impatti ambientali e la perdita definitiva di un’area agricola di valore.
In questo contesto, colpisce la scelta della minoranza di trasformare un tema serio, complesso e delicato in una polemica politica. Il capogruppo d’opposizione Damiano critica l’incontro tra amministrazione e frazionisti, ma dimentica un dettaglio non irrilevante: nel momento decisivo, in Consiglio comunale, metà della minoranza si è astenuta sul mega biodigestore e l’altra metà ha fatto lunghi giri di parole per dissimulare questa spaccatura.
Un dato che parla da sé. Al di là delle dichiarazioni roboanti di questi giorni, gli atti dicono chiaramente chi sta lavorando per difendere la qualità della vita a Ruata Eandi e chi, invece, continua a denunciare oggi ciò che non ha bocciato con forza ieri.
Insieme si può ribadisce il proprio sostegno ai residenti, all’Amministrazione e a tutte le realtà che si stanno impegnando per tutelare l’ambiente, la salute dei cittadini e la vocazione agricola di quell’area. Continueremo a vigilare affinché le decisioni si basino sul buon senso, sulla proporzionalità degli interventi e sul rispetto delle comunità locali.
Il direttivo di Insieme si Può
SALUZZO Saluzzo

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