Confagricoltura: ''Lâorigine in etichetta per salumi e prosciutti premierĂ le produzioni piemontesi''
Il presidente provinciale Enrico Allasia: âI consumatori dâora in poi potranno scegliere in modo informato e consapevoleâĂ entrato in vigore il 15 novembre lâobbligo di indicare in etichetta lâorigine dei prodotti che impiegano quali ingredienti carne suina: salumi, prosciutti e altri preparati. Il decreto interministeriale (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Ministero dello Sviluppo economico e Ministero della Salute) che stabilisce lâobbligo è del 6 agosto 2020 ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 settembre scorso; si applicherĂ , in via sperimentale, fino al 31 dicembre 2021. Una buona notizia fa rilevare Confagricoltura Piemonte: âNella nostra regione sono attivi 2.750 allevamenti suinicoli, per un totale di circa 1.290.000 capi: la provincia che conta il maggior numero di animali è Cuneo, con circa 913.000 suini allevati in 844 stalleâ.
In etichetta dovranno essere indicati i Paesi di nascita, allevamento e macellazione dei capi: solo quando tutte le tre fasi saranno avvenute nel nostro Paese di potrĂ apporre lâindicazione di prodotti â100% italianiâ, informa Confagricoltura. Salumi, prosciutti e preparati (hamburger, carni impanate, arrosti e salsicce fresche) potranno continuare a essere commercializzati con imballaggi ed etichette non conformi fino allâesaurimento delle scorte e comunque non oltre il 31 gennaio 2021.
âSi tratta di un doveroso atto di chiarezza nei confronti del consumatore â dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e Cuneo â ed è anche un valore aggiunto per il settore agroalimentare. I consumatori dâora in poi potranno scegliere in modo informato e consapevole, privilegiando, se lo riterranno, i prodotti a base di carne suina totalmente made in Italy, premiando cosĂŹ il gioco di squadra delle nostre filiereâ.
Le disposizioni del decreto non si applicano ai prodotti Dop, Igp, Stg e a quelli protetti in virtĂš di accordi internazionali. âIn ogni caso auspichiamo, nellâottica della piena trasparenza e della corretta informazione al consumatore - aggiunge Allasia â che venga eliminata lâesenzione attualmente prevista per le denominazioni dâorigine e invitiamo tutti gli operatori delle filiere interessate a una piena valorizzazione delle materie prime nazionaliâ.
In Italia il consumo di carne suina è di 38 chili pro-capite. Il comparto suinicolo oggi è in difficoltĂ per quanto riguarda i prezzi allâorigine. Le industrie di trasformazione â fa rilevare Confagricoltura â hanno fortemente rallentato la preparazione dei prodotti in vista delle feste natalizie, per il timore che le chiusure imposte dallâemergenza Covid deprimano ulteriormente i consumi. In questo contesto Confagricoltura valuta positivamente il provvedimento dellâetichettatura. âQuestâanno praticamente non câè stata la possibilitĂ di organizzare eventi, fiere, sagre e altre occasioni favorevoli per promuovere il consumo di carne suina del nostro territorio â commenta Enrico Allasia â: lâaugurio è che con lâetichettatura, che permetterĂ ai consumatori di riconoscere con certezza i suini italiani, il prodotto nazionale assuma il ruolo di protagonista, valorizzando salumi e prosciutti nostraniâ.
Redazione

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