Regione, il gruppo di lavoro Covid: ''Ritrosia dell'UnitĂ di Crisi a fornire i documenti''
Il coordinatore dell'organo costituito all'interno della Commissione SanitĂ Daniele Valle ha illustrato la relazione intermedia sull'attivitĂ svolta"Il gruppo di lavoro sullâemergenza Covid-19, avviato a settembre, si è riunito 12 volte con audizioni di circa 40 soggetti, rappresentanti di una trentina di entitĂ . LâattivitĂ si è concentrata soprattutto sulla prima ondata della pandemia ma, per i mesi a venire, contiamo di analizzare anche quanto avvenuto nella seconda faseâ. Lo ha dichiarato il coordinatore del gruppo di lavoro interno alla Commissione SanitĂ della Regione Piemonte Daniele Valle illustrando in Aula la relazione intermedia sullâattivitĂ svolta e che dovrebbe concludersi entro giugno 2021. Valle ha aggiunto: âPur avendo cominciato dopo la prima ondata di pandemia e nonostante le difficoltĂ legate alla seconda ondata, ci siamo riuniti in media una volta a settimanaâ.
Tra gli obiettivi raggiunti, ha spiegato, âspicca la raccolta di tutte le determine e le delibere relative alla gestione dellâemergenza che, grazie al contributo della Giunta, ha consentito di ricostruire nei dettagli la catena di comando nellâemergenzaâ. Tra le note dolenti, âla ritrosia ad entrare in possesso dei documenti adottati dallâUnitĂ di crisiâ.
Tra gli argomenti che verranno approfonditi nei prossimi mesi, âil potenziamento dei laboratori di analisi e delle terapie intensive, i problemi legati al diffondersi della pandemia in carcere, tra gli esponenti dellâassociazionismo e del trasporto di volontari e lâanalisi di problemi che riguardano alcuni presidi ospedalieriâ. Il dibattito è stato aperto dallâassessore alla SanitĂ Luigi Icardi che ha sottolineato la necessitĂ di sollecitare lâUnitĂ di crisi per avere quanto dovuto e sottolineando lâimpegno delle task force per il rinnovamento della sanitĂ territoriale e ospedaliera.
Per il Pd sono intervenuti i consiglieri Maurizio Marello e Domenico Rossi che hanno rilevato come alcune carenze evidenziate nella prima ondata si siano ripetute nella seconda, "a cominciare da alcune situazioni verificatesi nelle Rsa, nelle tempistiche per il processamento dei tamponi e nellâintasamento degli ospedali che hanno portato a ulteriori allungamenti delle liste dâattesaâ.
Marco Grimaldi (Luv) ha elencato una serie criticitĂ ricordando che âil Piemonte è stato tra le regioni peggiori per il tracciamento, la gestione quasi ospedaliera dellâepidemia, la scarsa difesa del personale medicosanitario e il rapporto con le Rsa. La minoranza ha sempre avuto un atteggiamento collaborativo nella gestione della pandemia e diverse volte vi ha dato suggerimenti che non avete accoltoâ.
Per la Lega Alberto Preioni ha sottolineato che âsi è riusciti a curare sia i piemontesi sia i pazienti provenienti da fuori regione e, nellâemergenza, tutti coloro che avevano compiti e posizioni di vertice hanno dato il massimo. Abbiamo un sistema ospedaliero che funziona e ha strutture di grande eccellenza ma dobbiamo creare una rete di Case della salute per potenziare la medicina territorialeâ.
Il presidente della Commissione SanitĂ Alessandro Stecco ha evidenziato che il Piemonte ha pagato una serie di problemi stratificatisi e accumulatisi negli anni. Ma che lâindagine conoscitiva, proposta da tutti i presidenti dei gruppi e votata allâunanimitĂ , "non deve rappresentare unâopportunitĂ per uno scontro tra opposizione e maggioranza. Ă necessaria unâanalisi delle competenze dello Stato e della Regione durante lâemergenza e unâanalisi storica delle politiche sanitarie degli ultimi decenniâ.
Per il M5s Francesca Frediani ha sostenuto la necessitĂ âdi continuare ad approfondire la situazione nelle carceri e nelle scuole, che potrebbero riaprire a breve i battentiâ.
c.s.

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