A Cuneo una tavola rotonda sul sistema di Protezione civile: "Organizzarsi per non farsi trovare impreparati"
In Prefettura il confronto che vede partecipare i rappresentanti degli undici Comuni sedi di Centro operativo Misto della GrandaUn momento di confronto sul sistema provinciale di Protezione civile, una giornata di approfondimento, aggiornamento e sensibilizzazione insieme ai rappresentanti dei Comuni sedi di “Com” (Centro Operativo Misto) della Granda. La tavola rotonda è stata organizzata dalla Prefettura e si sta svolgendo oggi, giovedì 9 ottobre. Sono presenti anche rappresentanti del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e dell’Arpa, oltre ai già citati esponenti degli undici Comuni “capo Com”: Cuneo, Alba, Borgo San Dalmazzo, Bra, Busca, Ceva, Cortemilia, Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano. Nell’occasione le varie amministrazioni relazioneranno sulle capacità organizzative dei rispettivi uffici comunali di protezione civile, con approfondimenti sulla parte operativa in caso di emergenze.
“Solo attraverso un confronto costante ed una collaborazione aperta si potranno affrontare al meglio le criticità che la meteorologia moderna trasforma spesso in disastri o vere e proprie catastrofi”, questo lo spunto dell’incontro.
“Sensibilizzare e far conoscere la Protezione civile” è il compito delle amministrazioni comunali, tracciato dal Prefetto Mariano Savastano nell'intervento che ha aperto i lavori: “È questo che vogliamo fare, sensibilizzarci per essere pronti in caso di bisogno. Serve formare sempre più consapevolezza dei rischi e dei ruoli, che spesso i cittadini non hanno. Serve informare sui pericoli del territorio in cui si vive e sui corretti comportamenti da tenere. I cittadini diventano in questo modo parte attiva di questo sistema. I Comuni giocano a tal proposito un ruolo fondamentale, hanno il dovere di informare e far conoscere il piano di emergenza comunale. Parliamo di un dovere stabilito per legge. Promuovere conoscenza e consapevolezza è un’esigenza primaria, è importante coinvolgere cittadini, scuole, giovani”.
“Quello di Protezione civile è un sistema complesso, che si basa su studi, dati, preparazione, ma anche sulla solidarietà. Non possiamo prevedere le catastrofi, ma possiamo organizzarci per non farci trovare impreparati”, ha chiuso Savastano.

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