A ottobre le imprese piemontesi prevedono 30.270 assunzioni
Cali diffusi nei principali comparti sono alla base della riduzione regionale delle previsioniSono circa 30.270 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per ottobre 2025, valore che sale a 77.600 se si considera l’intero trimestre ottobre-dicembre 2025. Concorrono a esprimere questa domanda di lavoro le imprese dei settori industria, servizi e primario (agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca). Il trend appare negativo sia a livello mensile (-2.290 entrate rispetto a ottobre 2024, per una variazione tendenziale del -7,0%), sia su base trimestrale (-6.950 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). Cali diffusi nei principali comparti sono alla base della riduzione regionale delle previsioni di assunzione.
A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali per il mese di ottobre in base alle interviste effettuate su un campione di imprese nel periodo 1-16 settembre 2025.
A livello nazionale i contratti di assunzione (di durata superiore a 20 giorni lavorativi o a tempo indeterminato) programmati dalle imprese dei settori industria, servizi e primario (agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca) a ottobre sono circa 520mila. Le previsioni evidenziano una flessione di -11mila ingressi programmati (-2,61%) rispetto a ottobre 2024 e -29mila nel confronto con il trimestre ottobre-dicembre 2024.
Le opportunità di lavoro in Piemonte a ottobre costituiscono il 21,8% del totale delle 139.000 assunzioni previste nel Nord Ovest. Su scala nazionale, il peso del Piemonte si conferma rilevante, le entrate previste in regione equivalgono al 5,8% delle 520.000 assunzioni stimate in tutta Italia per lo stesso periodo.
Il 58,4% delle assunzioni programmate in Piemonte per il mese di ottobre riguarda imprese di micro e piccola dimensione (1-49 addetti), il 18,1% realtà di medie dimensioni (50-249 addetti) e il 23,5% grandi aziende (250 dipendenti e oltre).
Il 79,0% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente, il 14,0% lavoratori somministrati, il 2,5% collaboratori e il 4,5% altri lavoratori non alle dipendenze.
Nel 27% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 73% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Delle 30.270 entrate previste in Piemonte nel mese di ottobre 2025 il 14% costituito da laureati, il 26% da diplomati, le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente il 37% e il 21%.
Considerando i dati di ottobre a livello settoriale emerge come siano sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 20.440 entrate, il 67,5% del totale (circa 1.300 unità in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).
L’industria prevede 8.750 entrate, generando il 28,9% della domanda totale e segnando un calo pari a circa 1.340 unità rispetto a ottobre 2024.
Il settore primario, con circa 1.080 assunzioni nel mese di ottobre (+350 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), pesa il 3,6%.
Tra i servizi, il comparto che assorbirà la fetta più rilevante delle 30.270 entrate previste nel mese di ottobre 2025 è quello del turismo (servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici), con 4.830 ingressi (16,0% del totale), seguito dal commercio, settore per il quale le imprese intervistate presumono di dover effettuare 4.480 assunzioni (il 14,8%) e dai servizi alle persone con 4.180 entrate nel mese e una quota del 13,8% del totale.
All’interno del comparto industriale si distinguono le costruzioni con una quota pari all’8,6%.
Il 27% delle entrate previste a ottobre 2025 nella nostra regione sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, un altro 30% riguarderà gli operai specializzati e conduttori di impianti. Il 20% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici e solo il 7% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici, in fine, costituiranno il 16% delle assunzioni del mese.
Poco più di un’assunzione su tre (34,6%) interesserà giovani con meno di 30 anni. Nel 22,0% dei casi le imprese prevedono di assumere personale immigrato, dato in linea con quello medio italiano (22,5%).
Per il 61,8% circa delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Il 23,2% dei neo assunti sarà chiamato ad applicare soluzioni creative e innovative, il 13,9 % coordinerà altre persone.
Il 44% delle entrate sarà inserito nell’area della produzione di beni ed erogazione del servizio, il 17% nelle aree commerciali e della vendita e una quota del 16% in quelle tecniche e della progettazione. La logistica assorbirà il 14% circa delle assunzioni programmate per il mese di ottobre 2025, l’area amministrativa e quella direzionale genereranno una quota rispettivamente pari al 4% e 5%.
A ottobre 2025 sarà difficile da reperire sul mercato del lavoro il 47,0% delle figure professionali da inserire nelle aziende piemontesi, principalmente a causa della mancanza di candidati idonei a ricoprire le posizioni vacanti (31,8%), mentre nel 12,0% dei casi la ragione è da ricercare nell’inadeguata preparazione degli stessi. Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è in linea al dato medio nazionale (46,8%).

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