Coldiretti, Birmania: ''Stop UE ad agevolazioni tariffarie al riso dei militari golpisti dopo la repressione violenta''
Ă quanto chiede la Coldiretti nellâapprezzare lâannuncio di provvedimenti dell'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell"La Ue sospenda le agevolazioni tariffarie al riso dei militari golpisti dopo la violenta repressione che ha causato vittime tra gli oppositori". Eâ quanto chiede la Coldiretti nellâapprezzare lâannuncio dell'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell che l'Unione prenderĂ a breve misure in risposta alla repressione brutale delle proteste pacifiche nel Paese. Gli arrivi in Italia di riso birmano fanno registrare un balzo del 70% in quantitĂ nei primi undici mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dellâanno precedente, secondo lâanalisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat.
âLa Birmania gode ancora di un sistema di preferenze generalizzato con lâUe che si concretizza nellâapplicazione dellâaccordo Eba (tutto tranne le armi) che consente al Paese asiatico â fa notare Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo - di esportare in Europa tutto senza dazi, tranne appunto le armi. Un regime di aiuti concesso dallâUnione Europea che ha comportato ingenti aumenti delle esportazioni soprattutto nel campo del tessile e alimentare. Alla luce del colpo di Stato e della repressione di regime è quindi necessario attivare al piĂš presto la sospensione totale del regime agevolato Eba, concesso dallâUnione Europea. Il paese asiatico, infatti, continua a godere delle esenzioni tariffarie sulle produzioni di riso della varietĂ Japonica che sono sospese, invece, per la varietĂ Indica per la decisione UE di applicare la cosiddetta clausola di salvaguardiaâ.
âNellâambito dei negoziati internazionali per gli accordi di libero scambio il riso, sia Japonica che Indica, â sostengono Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale â deve essere considerato un prodotto âsensibileâ dalla Commissione Ue, evitando concessioni allâimport nelle situazioni di mancato rispetto del diritto internazionale. Non dimentichiamo che si tratta di un riso, quello del Myanmar, raccolto anche sui campi della minoranza Rohingya costretta a fuggire a causa della violenta repressione. Occorre, dunque, salvaguardare un settore chiave per la sicurezza e la sovranitĂ alimentare soprattutto in un momento in cui, con lâemergenza Covid -19, lâalimentare ha dimostrato tutta la sua strategicitĂ â.
Redazione

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