Comuni montani, Confcommercio Piemonte sostiene la revisione dei criteri della legge nazionale
Il presidente Viglione: “L’assessore Gallo ha ribadito l’importanza di non abbandonare le aree del territorio caratterizzate da elementi di particolare fragilità”Confcommercio Piemonte condivide le preoccupazioni espresse dalla Regione Piemonte e da Uncem Piemonte sul tema della nuova classificazione dei Comuni montani prevista dalla legge nazionale n. 131/2025, che rischia di escludere numerosi Comuni piemontesi, limitando l’accesso a contributi e deroghe come il mantenimento dei punti di erogazione scolastica, misure di sostegno previste dalla normativa regionale e altri servizi essenziali.
Durante l’incontro tra le Regioni e il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, l’assessore allo Sviluppo e Promozione della Montagna, Marco Gallo, ha avanzato una proposta di modifica dei criteri, costruita nel pieno rispetto dell’impianto della legge nazionale, che consentirebbe di ricomprendere circa 40 Comuni sul territorio piemontese rispetto all’attuale bozza di classificazione, e riducendo in modo significativo l’impatto sui territori più esposti al rischio di spopolamento.
“Non basta un algoritmo per certificare la ‘montanità’” dice il presidente di Confcommercio Piemonte, Giuliano Viglione. “L’intervento dell’assessore Gallo ha permesso di ribadire l’importanza di non abbandonare al loro destino numerose aree del territorio piemontese caratterizzate da elementi di particolare fragilità, sulle quali è invece necessario proseguire con politiche di sviluppo socio-economico che permettano di recuperare condizioni di attrattività e vivibilità ad oggi ancora assenti”.
“Lo spopolamento e la marginalità economica, rappresentata tra l’altro da una crescente tendenza alla desertificazione commerciale, sono fenomeni – prosegue Viglione – che richiedono il mantenimento nel tempo delle misure pubbliche attivate nel corso degli anni, a partire dalla promozione di uno sviluppo turistico sostenibile ed integrato col territorio e dalla valorizzazione del percorso intrapreso dalla Regione Piemonte con l’esperienza delle Botteghe dei Servizi”.
Conclude Viglione: “Confcommercio Piemonte auspica pertanto che nelle prossime settimane il Governo recepisca le proposte pervenute dal Piemonte, rivedendo i criteri nel senso di evitare l’esclusione dal riconoscimento di comuni montani di aree e territori caratterizzati da condizioni di marginalità del tutto simili a quelle dei comuni di ‘alta quota’. I parametri utilizzati devono tener conto non solo degli aspetti geografici, ma anche delle reali fragilità dei territori”.
CUNEO Confcommercio - Regione Piemonte - Giuliano Viglione - Marco Gallo - Piemonte

Condividi