Da Savigliano alla California, oggi realizza videogiochi educativi: “Li offriamo gratis alle scuole”
“Su Alter-Learning si impara giocando nella realtà virtuale, mentre AAK offre big data alla scienza” spiega Aldi Agaj, ceo delle startup nate nell’università di DavisI progetti nascono nella California del Nord, la patria della Silicon Valley e delle grandi università, ma a coordinarli è un 43enne di Savigliano che vive ormai da un decennio negli Stati Uniti.
Aldi Agaj, albanese di Fier emigrato nella Granda da bambino e laureato in giurisprudenza, è a capo di due startup nate nell’ambito della ricerca scientifica e oggi quotate in Borsa. Alter-Learning è la piattaforma educativa che si occupa dello sviluppo di videogiochi per stimolare l’apprendimento: i titoli in catalogo sono già 43, ma gli sviluppatori hanno in programma di superare i cento entro gennaio del prossimo anno. Si va dai giochi più semplici per la prima infanzia fino a complesse simulazioni pensate per ambiti universitari: “Con Human Anatomy - spiega Agaj - si arriva a controllare un umanoide completamente riprodotto in virtual reality, con tutte le fasce muscolari. È utilizzato anche a Stanford dagli studenti di medicina”.
Sia le tematiche che i supporti tecnologici sono suddivisi per fasce di età. Dai quattro o cinque anni, quando la coordinazione tra occhio, mano e cervello non è ancora del tutto sviluppata, i giochi sono quelli “classici” in 3D. Dagli otto ai dieci anni si introduce la realtà aumentata, mentre per gli alunni più grandi c’è la possibilità di esplorare la VR, con tanto di visori: “La biologia umana varia con l’età e tutto viene considerato in maniera appropriata. Si parte quindi da giochi semplici, incentrati soprattutto sulla coordinazione e sul collegamento di informazioni”. Tra i programmi c’è Music Hall, un modo per avvicinarsi alla musica scoprendo i vari strumenti: il suono, assicurano gli sviluppatori, è identico a quello reale. Altri giochi sono dedicati in modo specifico a temi come la biologia, il mondo degli abissi marini o la botanica.
Un centro denominato Hybrid classroom e Wellness si occupa degli alunni con autismo, dislessia, discalculia e altre difficoltà di apprendimento: mentre il bambino gioca, i dati vengono collegati e comunicati a educatori e maestre per capire di quale tipo di aiuto ci sia bisogno e tarare i giochi di conseguenza. “Copriamo tutta la gamma dello STEAM - sottolinea il ceo - e ora stiamo preparando un film in VR: gli spettatori potranno interagire all’interno della trama. L’idea è di presentarlo al festival di Berlino”.
Nel frattempo, i videogiochi sono stati messi a disposizione - in modo gratuito - per tutte le scuole pubbliche italiane che ne facciano richiesta. Per i dirigenti e gli insegnanti interessati è sufficiente contattare via mail Alter-Learning e chiedere l’attivazione di un profilo scolastico: a tutte le classi verrà fornito un accesso alla piattaforma multiplayer da cui collegarsi durante le lezioni. Per gli utenti privati c’è invece la possibilità di sottoscrivere un abbonamento su base mensile.
L’altra società ideata dal saviglianese si chiama AAK Tele-Science: opera anch’essa nel mondo dell’educazione, ma con scopi diversi. “Oggi AAK è la più grande piattaforma di dati scientifici al mondo, con 8040 università collegate” afferma il fondatore: il sito lavora con i cosiddetti “big data”, offrendo a università, ricercatori, istituzioni pubbliche e private la possibilità di analizzare e valutare i finanziamenti, gli ambiti in cui vengono investiti e le tematiche affrontate, anche in comparazione tra loro. Un fisico o un ingegnere aerospaziale in Italia, per esempio, può scoprire se un collega francese o americano sta lavorando su un brevetto analogo al suo, ma anche scoprire tramite i calcoli del sito quanto le rispettive ricerche siano “compatibili” in percentuale. Alle società la rete offre analoghe possibilità per valutare prospetti sui campi di studio più promettenti e i potenziali collaboratori in tutto il mondo che hanno svolto ricerche analoghe, con i relativi paper pubblicati.
Ma non solo: “Attraverso la piattaforma, se crei qualcosa in Italia puoi commercializzarla in tutto il mondo senza passare per avvocati o intermediari: il nostro digital market è protetto con tecnologia blockchain”. Gli investitori, poi, possono controllare l’utilizzo e il rendimento dei fondi in diretta: “Puoi supervisionare la tua startup in India grazie al machine learning sulla produttività e i risultati di chi sta lavorando là”. Per realizzare tutto questo AAK si è dotata di quello che viene definito “il più vasto sistema di tracking al mondo”: i dati scientifici vengono poi trasferiti in Alter-Learning che li trasforma in videogiochi.
L’idea, racconta Agaj, è nata nel periodo della pandemia. Dopo la laurea in Italia e il master alla Golden Gate University di San Francisco, in California il saviglianese aveva svolto diversi lavori e collaborato con un grande studio legale. Nel 2020 il lockdown lo ha sorpreso a Davis, nel campus dell’Università della California: “Vivevo circondato da studenti e molti di loro si lamentavano dell’assenza di una piattaforma che permettesse di fare ricerca scientifica, senza affrontare lunghe e spesso inutili ricerche su Google. Così ho iniziato a lavorarci, sfruttando la mia esperienza nel settore corporate: i dati erano pubblici ma non strutturati, noi abbiamo creato un programma per leggerli”. A luglio di tre anni fa sono state registrate entrambe le aziende, che oggi contano su una rete di oltre 700 collaboratori: “Sono società molto giovani, ma abbiamo già ricevuto otto offerte per venderle. Noi finora abbiamo optato per un lancio ‘soft’ dei videogiochi centrato su alcune scuole, adesso l’obiettivo è replicarlo in tutto il mondo”.
Andrea Cascioli
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