Prenotazioni per i malati oncologici: la Regione "riprende" ospedali e Asl
L'assessore Federico Riboldi risponde a Giulia Marro (AVS): "Le prestazioni successive al primo accesso vanno prescritte direttamente dalla struttura che ha in carico il paziente"Riceviamo e pubblichiamo.
La Regione conferma: i pazienti oncologici devono essere seguiti direttamente dalle strutture sanitarie che li hanno in carico. La risposta dell’Assessore alla Sanità Federico Riboldi giunge in seguito all’interrogazione presentata in Regione dalla Consigliera cuneese Giulia Marro. Le denunce delle scorse settimane da parte dello Sportello Salute Busca, della LILT e ACLI di Cuneo, hanno infatti richiamato l’attenzione e sollevato il dibattito sui difficili percorsi che si trovano a compiere i malati oncologici, soprattutto quelli in carico all’Ospedale Santa Croce e Carle, per effettuare gli esami di controllo previsti per la loro malattia. Fino a qualche mese fa era lo stesso Ospedale a provvedere alla prenotazione (presso la propria sede) dei percorsi di follow up. Negli ultimi tempi, spesso i pazienti devono farlo in autonomia, attraverso il CUP Regionale, con le conseguenze note a tutti: posti inesistenti o in ritardo rispetto al programma oncologico, cittadini costretti ad attraversare la Regione per eseguire le indagini previste.
Marro ha chiesto alla Giunta Regionale quali iniziative intenda mettere in atto per garantire percorsi dedicati e realmente accessibili a tutti i pazienti oncologici, richiamando in merito le indicazioni della Rete Oncologica Piemontese, modello organizzativo di cui il Piemonte vanta l’ideazione e la creazione, poi ‘copiato’ a livello nazionale.
"Non si tratta di creare nuovi percorsi o di inventare modelli organizzativi, quanto di ripristinare e applicare le chiare e precise indicazioni della Rete Oncologica, peraltro approvate e recepite dalla Regione", dice la Consigliera Marro, "per arginare questa critica situazione, che incide negativamente sulla qualità e continuità delle cure e crea ansia e insicurezza in pazienti fragili e talvolta compromessi".
Nella risposta, l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi ha confermato che la situazione denunciata non è conforme a quanto previsto dalle norme regionali: "Le prestazioni successive al primo accesso – ha dichiarato Riboldi – devono essere prescritte direttamente dalla struttura che ha in carico il paziente, senza passaggi attraverso il medico di base e prenotate contestualmente, senza rimandare il paziente al CUP Regionale, anche per gli utenti che hanno concluso le terapie. Le aziende sanitarie devono garantire una presa in carico effettiva, gestendo attivamente, nel sistema CUP, le agende dedicate per visite ed esami di follow-up".
L’Assessore ha assicurato che la Direzione Sanità monitorerà attentamente il rispetto di queste disposizioni da parte di tutte le Aziende Sanitarie piemontesi. La Consigliera Marro invierà la comunicazione all’Ospedale Santa Croce e Carle, oltre che alle ASL CN1 e CN2, affinché si adeguino alla normativa regionale, correggendo le loro non conformità.
"Anche a nome dei malati oncologici, siamo grati alla Consigliera Giulia Marro, che si è fatta portavoce di questa situazione complessa e preoccupante, da noi denunciata e che ha saputo porla alla Giunta Regionale con puntualità ed efficacia, segno della sua reale vicinanza alle questioni di chi vede calpestati i suoi diritti fondamentali", dicono i volontari dello Sportello Salute Busca.
"Non sono pochi i malati di cancro che ultimamente hanno dovuto ricorrere alla libera professione, anche per esami costosi (come TAC e RMN), per conoscere lo stadio della malattia e l’effetto delle cure. È notizia degli ultimi giorni che, presso l’Ospedale Santa Croce, sono state rimandate centinaia di TAC di controllo, a tempo da definirsi. Questa situazione crescente è, a nostro avviso, inaccettabile e merita attenta vigilanza e puntuale segnalazione, sia all’opinione pubblica, sia alle strutture regionali preposte. Da parte nostra continuiamo ad essere a disposizione dei cittadini, per facilitarli nei percorsi di accesso al SSN e a rappresentarli presso le istituzioni, affinchè venga loro garantito il diritto alla salute e alla cura" concludono i referenti dello Sportello di Busca.
Sportello Salute Busca
c.s.

Salute
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