Racconigi, il sottopasso della discordia si farà: “È un investimento sulla sicurezza”
Il Consiglio provinciale approva il progetto (con due astenuti). Rfi sostituirà i quattro passaggi a livello attuali: “Un tavolo tecnico per gestire le criticità”Arriva all’ultimo miglio il progetto per la realizzazione del sottopasso sulla ferrovia di Racconigi. Un’opera che ha avuto un iter lunghissimo, considerando che i primi studi risalgono al 2018. L’attuale progetto è definitivo: Rfi ha dato mandato all’azienda affidataria di redigere il progetto esecutivo.
Il nuovo sottopasso per i veicoli, munito anche di percorso ciclopedonale, porterà alla soppressione dei quattro passaggi a livello attuali. Si prevede una velocità massima di 30 chilometri orari per le auto, in accordo con la normativa vigente che impone l’adeguamento alla pendenza.
Mancava il via libera della Provincia, proprietaria della strada, che è arrivato nella seduta consiliare di martedì: tutti favorevoli, a parte gli astenuti Davide Sannazzaro (La Nostra Provincia) e Simone Manzone (Ripartiamo dalla Granda). Le ragioni delle sue perplessità il sindaco della vicina Cavallermaggiore, Sannazzaro, le spiega ripercorrendo i vari passaggi: “Sui sottopassi c’è una grossa discussione, come a Cavallermaggiore dove è sorto un comitato di persone contrarie all’opera. Le perplessità che venivano fuori erano importanti: si prevede un cantiere di un anno e mezzo in città. Capisco le perplessità e le fatiche di Racconigi nel pensare di gestire due sottopassi dall’oggi al domani, con le bombe d’acqua che ormai si verificano”. Anche un’altra consigliera del centrosinistra, Stefania D’Ulisse, pur votando sì ha chiesto di tenere conto del problema della pendenza e della rilevanza dell’opera: “Auspico che Comune e Rfi abbiano in futuro la volontà di ascoltare i cittadini per la gestione del cantiere”.
Questa volontà c’è, assicura a nome degli uffici provinciali l’ingegner Simone Nicola: “La Provincia con gli uffici tecnici ha sempre espresso il proprio nulla osta all’esecuzione dei lavori, evidenziando criticità legate al contesto urbano in cui si va a operare. Nei nostri vari pareri abbiamo chiesto approfondimenti ancora in corso di valutazione da parte di Rfi”. In base alla convenzione sottoscritta con il Comune, si è stabilito di declassificare l’opera che entrerà in servizio come opera comunale. Tuttavia, verrà istituito un tavolo tecnico “per anticipare e gestire eventuali criticità” connesse ai lavori in un centro urbano.
“Le pendenze sono importanti per strade extraurbane, ma normali per l’ambito urbano” spiega l’ingegnere, garantendo che comunque “rispecchiano a tutti gli effetti quelle che troviamo in altri sottopassi esistenti”. “Fin dall’inizio - aggiunge - abbiamo evidenziato il fatto che è un investimento importante per Rfi e la Regione, al tempo stesso è un’occasione importantissima di riqualificazione per la città di Racconigi: la soppressione del passaggio a livello è un investimento nella sicurezza”.
Dai banchi del centrodestra Rocco Pulitanò accoglie con favore queste dichiarazioni, in particolare per quanto riguarda l’inserimento della pista ciclopedonale. Anche Vincenzo Pellegrino del Patto Civico saluta l’approvazione dell’intervento: “L’eliminazione dei passaggi a livello è da sempre un obiettivo nazionale: sappiamo bene che una parte della cittadinanza ha espresso preoccupazione sulla modalità con cui le opere sono realizzate e sull’impatto. Sono preoccupazioni che meritano rispetto, ma il compito dell’ente pubblico è di governare i processi in trasparenza, senza rinunciare all’obbligo di decidere”.

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