Rinvenuti clichè per targhe di automobili in Campo Nomadi Pinot Gallizio
Blitz dei Carabinieri all'alba di ieriI Carabinieri della Compagnia di Alba, nella mattinata di ieri, hanno effettuato un approfondito controllo all’interno del Campo Nomadi Pinot Gallizio, posto lungo la riva destra del fiume Tanaro.
L’operazione, scattata alle 5 del mattino si è protratta per alcune ore, ha visto impiegati 26 militari con 12 autovetture di servizio. I Carabinieri hanno identificato alcuni dei nomadi di etnia sinti ivi residenti, 45 persone in tutto presenti ieri mattina nel campo, molti di loro con precedenti penali per reati contro il patrimonio alle spalle.
Durante i controlli sono state rinvenute e sequestrate, ben occultate, alcune radio ricetrasmittenti e numerosi “clichè” di targhe di automobili, utili a produrne di nuove o modificare quelle esistenti, molto probabilmente con il solo obiettivo di eludere eventuali controlli su strada da parte delle Forze di Polizia. Si tratta infatti di espedienti illeciti usati da chi commette reati contro il patrimonio per camuffare i dati identificativi delle proprie auto, ostacolando così le indagini dei Carabinieri.
Sulle targhe false rinvenute sono state avviate specifiche indagini dai carabinieri albesi in quanto è probabile che siano state applicate su auto usate negli spostamenti per compiere furti in abitazioni del cuneese nei giorni scorsi.
ALBA L’operazione, scattata alle 5 del mattino si è protratta per alcune ore, ha visto impiegati 26 militari con 12 autovetture di servizio. I Carabinieri hanno identificato alcuni dei nomadi di etnia sinti ivi residenti, 45 persone in tutto presenti ieri mattina nel campo, molti di loro con precedenti penali per reati contro il patrimonio alle spalle.
Durante i controlli sono state rinvenute e sequestrate, ben occultate, alcune radio ricetrasmittenti e numerosi “clichè” di targhe di automobili, utili a produrne di nuove o modificare quelle esistenti, molto probabilmente con il solo obiettivo di eludere eventuali controlli su strada da parte delle Forze di Polizia. Si tratta infatti di espedienti illeciti usati da chi commette reati contro il patrimonio per camuffare i dati identificativi delle proprie auto, ostacolando così le indagini dei Carabinieri.
Sulle targhe false rinvenute sono state avviate specifiche indagini dai carabinieri albesi in quanto è probabile che siano state applicate su auto usate negli spostamenti per compiere furti in abitazioni del cuneese nei giorni scorsi.