In arresto il segretario dei Radicali Blengino: aveva aperto un cannabis shop nella sede del partito
Un giorno dopo l’autodenuncia, il politico cuneese è stato condotto in Questura. La sua è una clamorosa protesta “pannelliana” contro il decreto SicurezzaAveva annunciato l’apertura di un negozio di cannabis light nella sede dei Radicali Italiani. Ventiquattrore dopo il segretario dei Radicali Italiani Filippo Blengino è stato arrestato e condotto in Questura a Roma.
Lo scopo della clamorosa protesta inscenata dal 24enne cuneese, già autore di analoghe iniziative dall’eco “pannelliana”, è contestare il decreto Sicurezza che equipara - scrivono i radicali - “la cannabis light, sostanza senza effetti psicotropi, che fino a poche settimane fa si vendeva in diversi negozi e tabacchini, alla cannabis con THC”.
Un’azione di disobbedienza civile analoga a quella che lo stesso Blengino aveva già portato avanti a dicembre, subito dopo l’entrata in vigore del nuovo codice della strada. In quell’occasione l’esponente radicale si era autodenunciato alle forze dell’ordine perché aveva fumato marijuana tre giorni prima di mettersi alla guida della sua auto.
“L’obiettivo della disobbedienza civile del nostro segretario, che ora rischia fino a vent’anni di carcere, è quello di smantellare questa norma liberticida innanzi alla Corte costituzionale” spiegano i radicali, che annunciano in una nota ufficiale: “Non ci fermeremo di fronte a norme che stanno lentamente rendendo il nostro Paese una democratura, continuando a mettere a disposizione il nostro corpo e la fedina penale per difendere lo Stato di Diritto”.
Redazione

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