12 extracomunitari irregolari espulsi dalla provincia di Cuneo
Carabineri concentrati nella lotta all'immigrazione clandestinaNegli ultimi giorni i carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno svolto una serie di controlli sul territorio della Granda finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina ed altri fenomeni illeciti da essa derivanti. In totale i militari dell’Arma hanno identificato 160 stranieri, di varie nazionalità presenti in provincia di Cuneo, gran parte dei quali muniti di regolare documenti di soggiorno, tra loro però sono stati rintracciati 12 clandestini in quanto privi del necessario permesso di soggiorno.
Gli irregolari rintracciati dai militari dell’Arma, al termine delle procedure di identificazione ed accertamenti in Banca Dati svolti in caserma, sono stati denunciati tutti all’Autorità Giudiziaria per reati in violazione della legge sull’immigrazione, poi accompagnati in Questura per l’avvio, a seconda della loro posizione, delle procedure di espulsione dal territorio nazionale od immediato rimpatrio nei loro paesi d’origine.
Nel dettaglio i clandestini stranieri rintracciati, denunciati ed espulsi:
- 1 marocchino ed 1 etiope a BRA (l’etiope, un 40enne pregiudicato abitante ad Asti, è stato anche denunciato per avere violato il divieto di ritorno nel comune di Cherasco, misura preventiva a cui avrebbe dovuto attenersi in ragione di un provvedimento che gli impediva di recarsi in quel centro, emesso dal Questore di Cuneo alcuni mesi prima);
- ad ALBA 2 albanesi privi di permesso di soggiorno ed un 26enne originario del Gambia senza fissa dimora ed irregolare sul territorio italiano;
- 1 marocchino ed 1 macedone a CUNEO, entrambi irregolari in quanto privi dei documenti di soggiorno, rintracciati nei pressi della stazione ferroviaria;
- 2 giovani di nazionalità albanese a BORGO SAN DALMAZZO;
- 1 marocchino ed 1 albanese a SAVIGLIANO (in particolare l’albanese rintracciato è stato denunciato anche per uso di atto falso e guida senza patente perché, all’atto del controllo mentre guidava un’auto, esibiva ai militari una patente di guida albanese risultata falsa);
- 1 donna romena 23enne residente a Torino è stata infine denunciata dai carabinieri della Stazione di SALUZZO per avere impiegato il figlio di 4 anni nell’accattonaggio nel centro storico della città. Oltre alla denuncia (si tratta di un reato che prevede sino a tre anni di reclusione per coloro che impiegano nell’accattonaggio minori di 14 anni, secondo una norma introdotta nel 2009 con cui sono state inasprite le sanzioni previste rispetto al passato) a carico della romena i militari hanno informato di quanto accertato la Procura della Repubblica per i Minori di Torino.
CUNEO