Aveva litigato con il capotreno, spingendolo e bloccando le porte: nei guai un 17enne
Per questo episodio, verificatosi a giugno sulla tratta Torino-Savona, il minorenne è ora sottoposto alla misura cautelare della permanenza in casaScatta un’ordinanza di applicazione di misura cautelare per un 17enne italiano che nel mese di giugno si era reso responsabile, a bordo di un treno, di un episodio di resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.
Il giovane viaggiava su un convoglio della tratta Torino-Savona, insieme ad alcuni amici maggiorenni. Proprio per consentire a uno degli amici di salire aveva bloccato le porte del treno. Ne era nata un’accesa discussione con il capotreno, motivata anche dal fatto che tutti i componenti del gruppo erano privi di biglietto. Alla richiesta dell’addetto di scendere dal convoglio, il ragazzo lo aveva colpito e spinto a terra.
La misura cautelare è stata emessa dal tribunale dei minorenni di Torino alla luce del fatto che il giovane, nell’arco compreso tra il 2021 e il 2025, si è reso responsabile di numerosi reati della stessa natura. Gli agenti del posto di Polizia Ferroviaria di Cuneo, dopo le indagini, gli hanno ora notificato l’obbligo di permanenza in casa. Si tratta di una misura simile agli arresti domiciliari, con la differenza che il minore non è considerato in custodia cautelare e l’allontanamento ingiustificato non costituisce evasione. I genitori sono chiamati comunque a vigilare e consentire gli accessi dei servizi sociali.

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