Botte alla convivente dopo lâennesima lite: ââTutta colpa del gioco dâazzardoââ
Lâuomo è a processo per lesioni e maltrattamenti. La ex compagna racconta: âNon volevo arrivare a questo, se non mi avesse mandata in ospedale non avrei denunciatoâA detta della donna che lâha denunciato, sua ex convivente per sette anni, a mandare in frantumi quella relazione è stata soprattutto lâirrefrenabile passione del suo compagno per il gioco dâazzardo: âQuello era il vero problema tra noi. Ho cominciato perfino a seguirlo nelle sale giochi, non ne potevo piĂš di quella vitaâ.
Oggi che il rapporto fra i due è finito A.V. si trova a dover rispondere di lesioni e maltrattamenti aggravati. La denuncia è stata formulata nel dicembre dello scorso anno dopo lâennesimo alterco, piĂš violento del solito: âLui aveva detto di volersene andare, io risposi che lo desideravo da anni. Allora mi ha tirata su di peso prendendomi a calci, pugni e sputi davanti a mio padre, che ha cercato di intervenire. Poi è salito su per prendere i fucili di mio padre, a quel punto ho chiamato il 112â.
Gli attriti erano cominciati molto tempo prima, giĂ dopo un paio dâanni di convivenza. Allâepoca la coppia risiedeva nel comune di Centallo, insieme alle due figlie di lei: in un paio di occasioni, ha raccontato la donna, le ragazze erano scese in cortile mentre A.V. la aggrediva fisicamente. Le cose sarebbero poi peggiorate dopo un primo trasferimento, in unâaltra localitĂ del Cuneese: âUna volta mi ha afferrata per i capelli, mi teneva ferma con una mano mentre con lâaltra mi prendeva a pugni in faccia. Poi ha distrutto una sedia davanti ai miei piediâ. Discussioni che a detta di lei riguardavano sempre gli stessi temi, in particolare la propensione al gioco dellâuomo: âFinchĂŠ abbiamo lavorato insieme câerano periodi in cui si impegnava, poi perdeva interesse e ricominciava come prima tra divano e sale giochi. I legami lavorativi rendevano difficile separarci, mi sono anche trasferita in unâaltra regione per un periodo ma non è servitoâ.
A far precipitare la situazione, alla fine, era stata quellâultima violenta lite seguita dallâintervento dei carabinieri. Per le conseguenze di quel pestaggio, ha riferito la parte offesa, subito dopo essere passata in caserma era dovuta andare in ospedale perchĂŠ accusava serie difficoltĂ a respirare: âGiunte in ospedale ho visto che mia madre aveva lividi sul costato, mi ha raccontato che A.V. lâaveva picchiataâ ha riferito una delle due figlie, confermando anche di aver assistito di persona a unâaggressione nel periodo in cui vivevano assieme a Centallo e poi di aver notato ecchimosi sulla fronte della madre in unâaltra occasione.
Sul perchĂŠ abbia aspettato prima di rivolgersi alle forze dellâordine, la donna ha confidato al giudice: âCi ho pensato tante volte, ma lâultima cosa che volevo era finire in una situazione del genere. Se lui non mi avesse mandata in ospedale probabilmente non avrei denunciato neanche lâultima voltaâ.
Il prossimo 14 dicembre verranno ascoltati altri testimoni.
a.c.

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