Carabinieri scoprono 14 lavoratori "in nero" cinesi
Chiuse 6 attività con sanzioni per 53mila euroSi è appena conclusa un’imponente attività ispettiva condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo agli ordini del Maresciallo Dario Scarcia, iniziata lo scorso mese di dicembre, che hanno passato al setaccio le attività commerciali gestite da cittadini cinesi operanti in provincia di Cuneo (una cinquantina in tutto) con l’obiettivo di prevenire e contrastare ogni forma di illegalità legata al fenomeno del “lavoro nero”.
Numerose sono state infatti le attività (ristoranti, bar, centri massaggi, negozi d’abbigliamento e giocattoli, parrucchieri, magazzini no food etc.) controllate. In alcune di queste i militari dell’Arma hanno rilevato una nutrita presenza di lavoratori in nero (cinesi) ed irregolarità di vario tipo.
Numerose sono state infatti le attività (ristoranti, bar, centri massaggi, negozi d’abbigliamento e giocattoli, parrucchieri, magazzini no food etc.) controllate. In alcune di queste i militari dell’Arma hanno rilevato una nutrita presenza di lavoratori in nero (cinesi) ed irregolarità di vario tipo.
14 lavoratori in nero, tutti di nazionalità cinese, sono stati scoperti al lavoro in 6 attività commerciali di proprietà o gestite da loro connazionali (presso 2 centri massaggi ubicati in centro a Cuneo, 2 noti ristoranti sempre a Cuneo, 1 negozio no food sito nel centro storico di Alba ed 1 ristorante-pizzeria a Borgo San Dalmazzo) per i quali è scattato anche il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, adottato dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo al termine delle ispezioni compiute in quanto la percentuale dei lavoratori in nero scoperti al loro interno era superiore al 20% del totale dipendenti. Le 6 attività sono state chiuse e potranno riaprire solo dopo aver pagato le maxi-sanzioni elevate dai militari a carico dei titolari che dovranno inoltre dimostrare di avere assunto e regolarizzato la posizione lavorativa, contributiva ed assicurativa dei propri dipendenti scoperti in nero.
Ammontano complessivamente a 53mila euro le multe elevate dai carabinieri nei confronti dei titolari delle attività cinesi risultate non in regola.
redazione
CUNEO