Già detenuto a Cuneo, è accusato di aver partecipato all'omicidio dell'autista di un boss della 'Ndrangheta
La misura emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro per l'assassinio di Giuseppe Gaetani, avvenuto nel 2000 a Cassano JonioC’è anche un uomo detenuto presso il carcere di Cuneo tra i destinatari di una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Dda, per l’omicidio di Giuseppe Gaetani, cinquantenne all’epoca dei fatti, assassinato a Cassano Jonio (Cosenza) la sera del 2 dicembre del 2000.
La vittima era ritenuta l’autista di fiducia del boss della ‘Ndrangheta Leonardo Portoraro, ucciso nel 2018. La svolta nelle indagini ha permesso di risalire in totale a tre indagati (anche gli altri due si trovano già in carcere per altri reati, a Novara e Lanciano): sono accusati di omicidio premeditato, detenzione e porto abusivo di armi da guerra e comuni da sparo, aggravati dalla finalità dell'agevolazione mafiosa. Gaetani fu ucciso a colpi di pistola, esplosi da un commando a bordo di un furgone, mentre stava rientrando a casa in auto. Secondo le indagini due degli indagati sarebbero responsabili in relazione alla pianificazione del delitto, mentre un terzo avrebbe fornito sostegno logistico prima e dopo la commissione dell’omicidio.
L'uccisione di Gaetani si inserirebbe nell'ambito di una strategia criminale per l'egemonia, nella Piana di Sibari, delle cosche di 'Ndrangheta Abbruzzese e Forastefano.

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