Giovani cuneesi nella rete dei suprematisti online: l’indagine dei Ros
L’inchiesta partita da Brescia a carico di 27 iscritti a gruppi Telegram neonazisti, alcuni appena maggiorenni. Le perquisizioni effettuate anche nella GrandaL’accusa, contestata dalla procura di Brescia, è di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Le perquisizioni sono state eseguite anche in provincia di Cuneo, a carico degli iscritti a gruppi social con contenuti neonazisti, suprematisti, xenofobi e antisemiti.
Ventisette in tutta Italia le persone coinvolte nell’indagine condotta dal Ros dei carabinieri. Il principale indagato è un 21enne bresciano, per il quale è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Operaio incensurato, non risulta legato a partiti politici e associazioni.
Seguendo i suoi movimenti su Telegram e TikTok, gli inquirenti hanno ricostruito la rete di gruppi nei quali venivano diffuse idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale ed etnico, anche minimizzando e negando la Shoah e incitando alla discriminazione o alla violenza. Gruppi come come “white lives matter Italia” che viene descritto come “intriso di contenuti espressivi di idee inneggianti alla classificazione della popolazione umana in razze e alla superiorità della razza bianca in termini discriminatori delle altre etnie”. O come Vannawaffen tm, “con contenuti di propaganda di idee inneggianti al nazismo”, e “sangue e suolo” al cui interno - secondo chi indaga - “sono pubblicati contenuti consistenti in chiare espressioni di idee di natura suprematista, neo-nazista, negazionista della Shoah, anti-semita e di apologia del fascismo”.
Il giovane e altri indagati frequentavano anche canali social inneggianti al fascismo. Molti degli indagati hanno tra i 18 e i 25 anni ed erano ancora minorenni quando è iniziata l’inchiesta, nel dicembre 2023.

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