I 'furbetti del cashback' all'assalto delle pompe di benzina a colpi di rifornimenti da pochi centesimi

 

Sono stati definiti “i furbetti del cashback”: si tratta di coloro che fanno carburante nelle ore di chiusura dei distributori utilizzando ripetutamente il bancomat con transazioni da un euro o poco più per usufruire dell'iniziativa del governo. Il fenomeno si sta allargando a macchia d’olio in tutto il territorio nazionale e ha interessato anche la provincia di Cuneo con un caso piuttosto singolare - riportato dall’edizione locale del quotidiano La Stampa -: sessantadue transazioni bancomat in meno di un’ora, precisamente, in 55 minuti. Totale della spesa? 6,51 euro.

 

L’episodio è avvenuto alla stazione di servizio IP di Caraglio. A denunciare l’accaduto è stato il titolare, quando la mattina si è trovato davanti oltre due metri e mezzo di scontrini. Chi ha fatto rifornimento, chiaramente intenzionato ad approfittare dell’iniziativa che dà diritto a ricevere un rimborso del 10% di tutti i pagamenti fatti con carta di credito o altri metodi elettronici, ha approfittato di un’anomalia del regolamento. Affinché una transazione sia valida per il Cashback non è previsto un importo minimo di spesa, quindi si ottiene il 10% anche su pochi centesimi. Sono però necessarie almeno 50 transazioni elettroniche in 6 mesi, da effettuare dal primo gennaio al 30 giugno, per ricevere un rimborso fino a 150 euro (quindi per un massimo di spesa di 1.500 euro, ndr). Tra le novità introdotte c’è anche un premio extra, il "Super CashBack": grazie una speciale classifica basata sul numero di transazioni, e non sugli importi, 100mila persone potranno anche aggiudicarsi 1.500 euro di rimborso extra.

 

Non è il primo caso di ‘furbetto’, il fenomeno è piuttosto diffuso in tutta Italia, anche se l’automobilista cuneese si è distinto per fantasia: fino ad oggi nessuno aveva effettuato transazioni dall’importo così basso.