La mano della camorra sulle truffe agli anziani: scoperta banda che aveva colpito anche nella Granda
La base del gruppo era in un appartamento del rione Forcella a Napoli. Eseguiti undici provvedimenti cautelariAveva colpito anche in provincia di Cuneo la banda dedita alle truffe nei confronti degli anziani, gestita da un trentaduenne appartenente al clan camorristico Giuliano, sgominata nei giorni scorsi dalla Squadra Mobile di Padova. La base del gruppo era in un appartamento del rione Forcella a Napoli: da lì venivano coordinati i malviventi, che approfittavano della fragilità degli anziani per estorcere loro denaro e gioielli in oro con la tecnica del finto avvocato o del finto maresciallo dei carabinieri.
L’operazione ha portato all’esecuzione di undici provvedimenti cautelari nel capoluogo partenopeo nei confronti di altrettanti indagati già noti, a vario titolo, per truffa, associazione a delinquere di stampo camorristico, traffico di droga, tentato omicidio. Braccio destro del “capo” una ventiduenne, finita in carcere assieme al trentaduenne. Gli altri nove indagati hanno l'obbligo di dimora e firma quotidiana nella Questura di residenza.
L'indagine è iniziata nel 2024 dopo una quindicina di episodi avvenuti, oltre che nella Granda, tra le province di Padova, Venezia, Como, Bolzano, Teramo, Verona, Trento, Modena e Ascoli Piceno. La Polizia ha recuperato refurtiva per oltre 400 mila euro tra denaro contante, gioielli e preziosi.
Il modus operandi era sempre il medesimo: la vittima veniva contattata telefonicamente da uno sconosciuto che, da Napoli, effettuava chiamate con schede telefoniche continuamente sostituite ed intestate a nominativi fittizi, che si presentava come "appartenente alle forze dell'ordine" o come "avvocato", informando la vittima che un suo congiunto aveva appena causato un incidente stradale a seguito del quale delle persone erano rimaste gravemente ferite. Tutto ciò per estorcere denaro e che l'anziano di turno pagava come poteva per "liberare" il figlio.
CUNEO Cronaca

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