La Procura apre un fascicolo sulla morte del detenuto di 265 chili
Francesco De Leo, condannato per truffa, era stato ricoverato al Santa Croce prima di essere trasferito a Marassi e infine nel carcere di Torino, dove è decedutoLa Procura di Torino ha aperto un fascicolo contro ignoti per la morte di Francesco De Leo, il detenuto brindisino di 50 anni affetto da una grave obesità e da diabete, deceduto nei giorni scorsi nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino. L’inchiesta dovrà accertare le cause e la dinamica del decesso. L’Ansa cita in merito quando dichiarato dall’avvocato di De Leo, Luca Puce.
Il detenuto pesava 265 chilogrammi ed era stato al centro di una serie di trasferimenti tra istituti penitenziari per l’assenza di una cella idonea alla sua condizione fisica. Arrestato nel 2021 in Puglia e colpito da un cumulo di condanne per truffa, con fine pena al 2037, aveva ottenuto gli arresti domiciliari a Cuneo, dove vive il fratello, ma quest’ultimo aveva fatto sapere di non essere in grado di ospitarlo. Era stato quindi ricoverato in una Rsa di Bra, ma dopo un’aggressione nei confronti del personale era stato dirottato verso il carcere di Cuneo. A Cerialdo tuttavia non era mai entrato, causa l’indisponibilità di celle adeguate, ed era stato quindi ricoverato all’ospedale Santa Croce.
Qui era rimasto per alcuni mesi, prima di essere trasferito a inizio ottobre nel carcere di Marassi, a Genova, e infine a Torino, dov’era stata costruita per lui una stanza adatta. Sul corpo dell’uomo verrà effettuata l’autopsia, dopo il conferimento dell’incarico al consulente da parte della Procura.
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