Manifestò in periodo Covid, condannato il leader anarchico cuneese
Venti giorni di arresto per Guido Mantelli, aveva organizzato una protesta per i detenuti del Cerialdo. Altri tredici militanti imputati sono stati assoltiIl pubblico ministero aveva chiesto due mesi di arresto e 150 euro di ammenda per tutti gli imputati, senza distinzioni. Il giudice ha condannato solo il presunto organizzatore materiale della manifestazione, assolvendo invece gli altri accusati per non aver commesso il fatto.
Per Guido Mantelli, esponente di spicco del movimento anarchico cuneese, la sentenza è 20 giorni di arresto e 900 euro di ammenda. Il processo per manifestazione non autorizzata a carico di 14 militanti prendeva le mosse dalla documentazione fornita dalla Digos, in merito al raduno del 28 novembre 2020 a Cuneo. Era periodo di Covid, nel pieno della seconda ondata, con la provincia in “zona rossa” e gli assembramenti vietati. La protesta, condotta in modo pacifico e pensata come un’azione di solidarietà con i detenuti del carcere cittadino, non era stata comunicata alla Questura.
Il gruppo di anarchici, provenienti da Liguria e Piemonte (in un caso dalla Francia), si era ritrovato dapprima in piazza Galimberti, con un volantinaggio sotto i portici e l’esposizione di cartelli, poi sotto le mura del carcere di Cerialdo. Qui i manifestanti avevano diffuso musica con gli amplificatori e tenuto alcuni discorsi. Tra gli interventi quello di Guido Mantelli, già condannato per l’assalto alla sede di CasaPound nel 2011, che aveva invitato i reclusi a prendere contatto con la Biblioteca Popolare Rebeldies. Altri partecipanti si erano avvicinati alla recinzione della struttura carceraria, battendo sulle inferriate. Quella del 28 novembre era una data simbolica, scelta come perché corrispondente all’avvio del processo contro l’anarchico spagnolo Juan Antonio Fernandez Sorroche, accusato e in seguito condannato per un attentato dinamitardo alla sede trevigiana della Lega.
Tutte le difese hanno evidenziato come la mobilitazione fosse durata solo poche ore: “Le ragioni che hanno ispirato la manifestazione sono senz’altro nobili e la manifestazione è stata molto breve e del tutto pacifica: parliamo di poco più di una ventina di persone” ha osservato l’avvocato Diana Oliva. “Non si tratta di un comportamento abituale perché, come rilevato dall’agente della Digos, in altre occasioni i preavvisi sono stati dati” ha aggiunto l’avvocato Emanuela Cischino, difensore di Mantelli, contestando anche la natura “anacronistica” della norma di epoca fascista che “pare confliggere con principi costituzionali, nonostante i successivi aggiornamenti”: “Alcune procure, come quella di Torino, non la contestano, altre solo se la riunione si sia rivelata particolarmente pericolosa”.

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